ABI ha comunicato la proroga al 31 luglio 2018 l’Accordo per il Credito 2015 che, tra l’altro, consente la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate e l’allungamento dei finanziamenti per le Pmi. Complessivamente, da marzo 2015 a novembre 2017, secondo i dati più recenti del monitoraggio periodico, sono state accolte 17.787 domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 5,1 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 656 milioni di euro. Inoltre, sono state accolte 8.202 domande di allungamento del piano di ammortamento pari a 1,6 miliardi di euro di debito residuo. L’analisi relativa alla distribuzione delle domande per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:
• il 21,5% delle domande è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”; • il 13,6% delle domande è riferito ad imprese del settore “industria”; • il 16,2% delle domande è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”; • il 12,6% delle domande è riferito ad imprese del settore “artigianato”; • il 9,3% delle domande è riferito ad imprese del settore “agricoltura”; • il restante 26,8% agli “altri servizi”.
Possono beneficiare delle operazioni previste dall’Accordo, tutte le Pmi operanti in Italia, comprese quelle che presentino alcune difficoltà finanziarie, a condizione che, al momento di presentazione della domanda, non abbiano posizioni debitorie classificate dalla banca come “sofferenze”, “inadempienze probabili” o esposizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni (imprese “in bonis”) in relazione a finanziamenti in essere alla data del 31 marzo 2015.
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