Sino a poco tempo fa si pensava che lo smartphone sarebbe stato lo snodo della nostra vita digitale e non solo, ora una indagine di Accenture mostra che questo ruolo sta passando agli assistenti digitali gestiti tramite intelligenza artificiale.
Sino a poco tempo fa si pensava che lo smartphone sarebbe stato lo snodo della nostra vita digitale e non solo, ora una indagine di
Accenture mostra che questo ruolo sta passando agli
assistenti digitali gestiti tramite intelligenza artificiale. Ancora poco diffusi in Italia per via della limitata localizzazione nella nostra lingua, sono i dispositivi alla
Amazon Echo: strumenti hardware stand-alone che usano un'interfaccia vocale e possono
svolgere vari compiti, a seconda del numero di servizi con cui sono integrati.
Secondo la
Digital Consumer Survey di Accenture, il 72 percento degli intervistati italiani
preferisce rivolgersi a un assistente digitale per la gestione dei servizi di tipo Smart Home, come il controllo degli elettrodomestici, invece dello smartphone. Accenture stima che la diffusione dei digital assistant in Italia
raddoppierà nel 2018, toccando il 23 percento della popolazione online. Una percentuale nemmeno tanto inferiore, nonostante i problemi di lingua, a mercati guida come gli Stati Uniti, fermi al 37 percento. Tra l'altro, chi in Italia già usa assistenti digitali indica in grande maggioranza (92 percento) di esserne
soddisfatto o molto soddisfatto.
È del tutto in linea con le rilevazioni dell'indagine il lavoro che Accenture sta portando avanti, in collaborazione con
Parrot Automotive e Faurecia, per l'integrazione dell'assistente vocale Alexa di Amazon nei
cruscotti delle automobili. Qui il valore aggiunto cercato non è tanto creare un'alternative ai classici Android Auto o Apple CarPlay, ma
portare in auto l'ampio raggio di azione che Alexa acquista quando può integrarsi con altre piattaforme e altri servizi, via cloud.
Parrot ha sviluppato prevalentemente la parte hardware della soluzione, suddivisa in due componenti principali. La prima è una piccola board che
esegue una versione modificata di Android - "irrobustita" per evitare problemi di sicurezza - e anche la parte client di Alexa. La seconda è un modulo che interfaccia la prima
alla rete dati della vettura, quindi alle reti di elettronica e sensoristica tramite cui ricavare ad esempio informazioni sullo stato di salute dell'auto. Sempre per sicurezza questo accesso
è solo in lettura, tranne che per alcune impostazioni legate alla personalizzazione del veicolo come la posizione del sedile e la temperatura.
In questo modo Alexa acquista la capacità di rispondere a
domande o comandi legati all'automobile, indicando ad esempio l'autonomia residua prevista o impostando alcuni parametri di personalizzazione. I microfoni del sistema studiato da Parrot sono in grado di capire se le richieste vengono dal guidatore o dal passeggero,
modificando le risposte di conseguenza. Ad esempio il guidatore non può attivare la riproduzione di immagini o film perché non deve essere distratto, mentre può farlo il passeggero relativamente al suo display (il sistema ne supporta sino a quattro).
Il lavoro di
sviluppo e integrazione di Accenture riguarda in particolare il mondo esterno all'autovettura, integrazione che permette da un lato di dialogare con essa anche da remoto e dall'altro, in viaggio, di far svolgere ad Alexa operazioni che non riguardano l'auto nello specifico. È ad esempio possibile, a casa, chiedere alla Alexa che è "dentro" un dispositivo Amazon Echo informazioni sullo stato di salute dell'auto. oppure, viceversa, chiedere alla Alexa che "vive" nel cruscotto di
fare tutto ciò che già sa in base ai servizi o sistemi con cui l'abbiamo messa in grado di dialogare.
Si può così chiedere ad Alexa di modificare agende, prendere appuntamenti o ricavare informazioni da Internet, come da un qualsiasi device Echo. Ma anche
intervenire su sistemi di Smart Home o semplicemente di illuminazione, se il nostro account Amazon è interfacciato con quelli relativi ai rispettivi hardware. O agire su qualsiasi altro tipo di
controllo remoto che Alexa abbia abilitato. Controllare la casa dall'auto è lo scenario che già molti vendor di sistemi Smart Home hanno delineato, ma puntando sullo smartphone come sistema di controllo.
L'integrazione di Accenture rende le operazioni più semplici e sicure per chi guida,
aprendo inoltre il campo a casi d'uso anche più interessanti legati già oggi al car sharing (pensiamo alla personalizzazione automatica dei servizi disponibili una volta che la Alexa della specifica vettura ci riconosce) e in futuro alle vetture con guida autonoma.