Nasce una versione ad hoc di Azure Stack che garantisce maggiore privacy delle informazioni in ambienti ibridi. Ma per ora solo agli enti pubblici USA.
Al momento è un prodotto pensato solo per le amministrazioni statunitensi ma, in teoria,
nulla tecnicamente vieta che ne nascano versioni per le PA anche di altre nazioni. Parliamo di una versione mirata di
Microsoft Azure Stack che sarà disponibile da metà anno e progettata per integrarsi con alcuni
servizi cloud di Azure specifici del mondo governativo.
L'idea,
spiega Microsoft, è permettere in questo modo la creazione di
ambienti di cloud ibrido in cui le risorse on-premise conservano ed elaborano in locale dati particolarmente sensibili,
riducendo al minimo le comunicazioni con il cloud di Azure vero e proprio. In questi scenari diventa possibile avere
funzioni di elaborazione evolute senza la necessità di collegamenti dati particolarmente prestanti in quanto a banda e latenza.
Microsoft ritiene che questa modalità di funzionamento di Azure Stack non sia utile solo nelle implementazioni del cloud ibrido di stile più "aziendale", ossia ad esempio nel caso di
ambasciate o altre sedi governative poste al di fuori del loro territorio nazionale. La casa di Redmond cita anche applicazioni
definite di "tactical edge", in cui Azure Stack agisce all'interno di postazioni da campo, mezzi di trasporto, aerei, navi e carri armati.
Negli ambiti più tradizionali la realizzazione di un cloud ibrido particolarmente "controllato" serve invece, ad esempio, per
non utilizzare istanze di servizi cloud pubblici che non si trovano su server statunitensi. O per iniziare a
modernizzare applicazioni legacy che non possono passare al cloud pubblico per motivi di compliance.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.