La European Banking Authority intende mettere ordine nelle norme che influenzano le fintech, per agevolarle ma anche per proteggere i consumatori
Andrea Enria, responsabile della European Banking Authority, ha preannunciato una
razionalizzazione delle norme europee che potrebbe rendere più semplice la vita alle startup tecnologiche che intendono offrire servizi bancari tradizionali (le cosiddette
fintech). Secondo quanto
riporta Reuters, infatti, la EBA intende
delineare una roadmap per colmare le lacune normative che influenzano il settore dei servizi finanziari "evoluti".
L'obiettivo della EBA sarebbe tra l'altro quello di esaminare la natura dei servizi erogati dalle fintech per "
garantire che servizi simili siano regolati in maniera coerente in tutta la UE". Queste analisi saranno organizzate in un report da completare entro fine anno.
Uno dei punti chiave in questo esame del mercato sarà
valutare le eventuali "sandbox" normative che alcune autorità nazionali hanno definito per permettere alle fintech di sviluppare i loro servizi senza i vincoli delle leggi generiche. È una mossa che alcune nazioni hanno fatto per
attirare le fintech all'interno delle loro comunità finanziarie, puntando anche sul fatto che il settore fintech è ancora limitato rispetto a quello bancario tradizionale.
Anche secondo Enria imporre alle fintech
le stesse norme delle banche tradizionali
non è la mossa giusta. Un'attenzione maggiore di quella attuale però è necessaria, secondo la EBA, anche per garantire una adeguata protezione dei consumatori in uno scenario che vede le fintech e le banche sviluppare sempre più spesso
offerte congiunte. In quest'ottica la EBA potrebbe spingere per modificare le norme attuali e renderle "tecnologicamente neutre".
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