Siglato l’accordo tra Comune di Genova, Regione Liguria, Liguria Digitale, Ericsson e TIM: già entro il 2018 sarà realizzata una prima sperimentazione del 5G
Genova entra a far parte del selezionato gruppo delle città italiane che per prime in Europa potranno sperimentare
il 5G, grazie a un polo tecnologico “full digital” che porterà nel capoluogo ligure il futuro della tecnologia mobile e dell’Internet delle cose. Il progetto è entrato nella fase operativa con Memorandum of Understanding siglato da
TIM, Ericsson, Comune di Genova, Regione Liguria e Liguria Digitale, che ha l’obiettivo di realizzare in città il 5G e di favorire lo sviluppo delle nuove applicazioni rendendo disponibili servizi innovativi per i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione.
Entro il 2018 sarà avviato, nell’area del
Great Campus agli Erzelli, il primo
“Digital Lab 5G” italiano dove sperimentare le nuove tecnologie 5G. Il progetto permetterà di realizzare un vero e proprio laboratorio della tecnologia mobile di ultima generazione, sfruttandone le potenzialità per accelerare lo sviluppo dei servizi innovativi necessari al rilancio dell’economia del territorio e al forte impulso per l’Internet of Things.
Grazie a questo accordo,
TIM ed Ericsson realizzeranno la prima sperimentazione del servizio 5G al Great Campus, valutando insieme ai partner i piani di copertura per gli anni 2019-2020, in vista del lancio commerciale del servizio. In questo modo saranno rese disponibili ai soggetti pubblici e privati operanti nel Campus le nuove applicazioni 5G con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di soluzioni innovative e la formazione delle
necessarie competenze digitali. Questo permetterà lo sviluppo futuro di offerte tecniche e commerciali utili a soddisfare le necessità dei vari ambiti di applicazione del 5G.
“
Le nuove tecnologie - ha detto
Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria -
sono fondamentali per lo sviluppo dell’industria 4.0, un settore in rapida e costante espansione, strategico per il futuro della Liguria in una fase dove è necessario riconvertire e superare vecchi modelli di sviluppo. Si tratta, naturalmente, di un campo da cui ci aspettiamo significative risposte in termini di posti di lavoro per il prossimo futuro”.
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