Uno studio SAP indica in che direzione si muovono le aziende che hanno lanciato progetti blockchain. E cosa serve per rafforzare la tecnologia.
Che
blockchain sia una tecnologia promettento
è facile dirlo, più difficile semmai è fare il
punto pratico della situazione su come l'approccio dei ledger distribuiti sia stato applicato sinora dalle imprese. Ha provato a farlo
SAP, valutando i progetti che le aziende stanno portando a avanti e quanto i casi d'uso espressi sinora diano sostanza alla promessa della tecnologia troppo spesso associata solo alle criptovalute.
Secondo le rilevazioni di SAP, al momento ai vendor
resta un ruolo chiave. Le aziende utenti ritengono infatti in gran parte (88 percento) che la tecnologia blockchain sia in fase di evoluzione
sulla spinta principalmente dei vendor, sia IT sia dei vari settori di mercato (SAP cita in particolare gli ambiti farmaceutico, automotive, agricoltura, telco, retail,
logistica). È da questo lavoro di sviluppo, secondo le aziende, che verrà la
necessaria standardizzazione del comparto, necessaria perché le varie implementazioni di blockchain dovranno poter collaborare fra loro.
Le aziende che stanno portando avanti progetti blockchain in ambito enterprise indicano tre aspetti chiave su cui concentrarsi: la
trasparenza nella rete di realtà che operano su un ledger distribuito, la possibilità di
condividere i dati in modo sicuro e la già citata
standardizzazione di settore. Garantire queste tre priorità permetterebbe,
spiega SAP, di "
capitalizzare i vantaggi logistici e transazionali di blockchain".
Ma
in che direzione le aziende vogliono ottenere questa capitalizzazione? Secondo il campione dell'indagine, le
applicazioni più promettenti toccano la parte supply chain e IoT (63 percento di citazioni), le questioni legali e normative (19 percento), le criptovalute (8 percento) e la sostenibilità (3 percento).
Più in particolare, il 96 percento del campione ritiene che blockchain aiuterà a migliorare la
compliance, mentre il 76 percento ritiene che i ledger distribuiti sostituiranno nel giro di 5-10 anni i
normali contratti all'interno delle supply chain.
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