Si tratta dell’incremento più elevato dal 2007, spiega la società di analisi e ricerche
Quest’anno gli investimenti in IT raggiungeranno un totale di 3,7 trilioni di dollari a livello globale, con una crescita del
6,2 per cento rispetto al 2017. “Si tratta dell’
incremento più elevato che abbiamo registrato dal 2007”, spiega
John-David Lovelock, Research vice president di Gartner, sottolineando che “questo rappresenta un segnale di un nuovo ciclo di crescita dell’IT”. Questi dati riflettono però anche una componente valutaria, dovuta al deprezzamento del dollaro, senza il quale la crescita della spesa IT sarebbe in linea con l’andamento generale dell’economia. È anche in relazione a questo che Lovelock avverte che “sia in questo sia nel prossimo anno il dollaro Usa dovrebbe far registrare una tendenza al rafforzamento, pur in un quadro di volatilità dovuto al contesto politico tuttora incerto e ad altri fenomeni come la rinegoziazione in ambito Nafta, l’accordo di libero scambio commerciale nell’area del Nord America”.
In particolare, si prevede che la spesa per il software aziendale segnerà l’incremento più elevato, pari all’11,1 per cento, mentre
i sistemi per data center cresceranno del 3,7 per cento nel 2018, con un declino rispetto al 6,3 per cento del 2017, e che spinge Gartner a ritenere che l’outlook su un termine temporale più ampio rimanga sfidante, soprattutto per l’ambito storage.
Previsioni di spesa mondiale in IT per il 2018 (in miliardi di dollari Usa - fonte Gartner, aprile 2018)Quadro confortante anche per la spesa mondiale nell’ambito dei dispositivi, cioè PC, tablet e smartphone, che nel 2018 raggiungerà un valore complessivo di 706 miliardi di dollari, in crescita del 6,6 per cento rispetto all’anno precedente. Ma il settore continuerà a “mostrare una
doppia dinamica, nella quale una parte degli utenti rimanderà gli acquisti, mentre chi acquisterà si orienterà su dispositivi più costosi, con il risultato che la spesa complessiva crescerà più rapidamente del dato relativo alle unità consegnate, e lo farà da qui al 2022. Tuttavia, sia la spesa totale sia il dato relativo alle unità risulteranno inferiori rispetto alle previsioni precedenti, in ragione del fatto che la domanda di device premium in ambito ultramobile rallenterà”, conclude John-David Lovelock.
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