Polaris è una piattaforma SaaS che si basa su Cloud Data Management per gestire in maniera integrata tutti i dati aziendali sparsi on-premise e in cloud
Dopo quattro anni di vita, un lasso di tempo che a molte aziende non basta per uscire dallo stadio di startup,
Rubrik può già contare sulla solidità di un prodotto di punta - la piattaforma
Cloud Data Management - che si è
conquistato una quota importante di utenti interessati a gestire in maniera nuova i dati on-premise e soprattutto in cloud. L'esigenza evidentemente c'era, dato che la software house californiana oggi è la enterprise company con
la crescita più veloce della Silicon Valley tra quelle valutate oltre un miliardo di dollari, come sottolinea il co-fondatore e CEO
Bipul Sinha.
Uno sviluppo molto rapido che deriva dall'aver colto le esigenze emergenti del multicloud ma anche dalla
scelta originaria su come affrontare il tema della gestione delle informazioni. "
Sin da subito abbiamo pensato che volevamo rappresentare una nuova generazione nella gestione dei dati e non essere una storage company", spiega Sinha.
Questo ha permesso di approcciare il tema della portabilità dei dati a
un livello logico più elevato, puntando sulla combinazione di dati e metadati indipendentemente dalla piattaforma sottostante. E permette anche - il che non guasta affatto - di considerare tutte le storage company come
potenziali partner, specialmente quelle che portano qualcosa di nuovo alla gestione fisica delle informazioni.
Bipul Sinha, co-fondatore e CEO di RubrikLa validità dell'approccio è provata dal fatto che ora Rubrik ha potuto
fare un passo in più affiancando alla piattaforma Cloud Data Management una nuova offerta SaaS -
Polaris - che rappresenta un
ulteriore livello di astrazione e integrazione, realizzato proprio sulla base dei servizi e delle funzioni di gestione dei dati e dei metadati.
A spingere la software house su questa strada è stata l'analisi delle esigenze degli utenti che si manifestano quando implementano Cloud Data Management: "
Parlando con i clienti - racconta Bipul Sinha -
un tema che emerge di frequente è che il cloud sta frammentando i dati, i quali si trovano sparsi in molti sistemi diversi. C’è bisogno di un framework comune e per questo stiamo portando sul mercato Polaris, una piattaforma SaaS che è un System of Record unificato".
Più in dettaglio, Polaris
identifica e cataloga tutte le informazioni che vengono gestite dalle varie applicazioni aziendali sparse per i datacenter e i servizi cloud in uso. Lo fa usando Cloud Data Management, ma in quanto piattaforma SaaS vi aggiunge una parte di
programmazione e gestione di policy e workflow che si estende a tutti i vari repository di informazioni. Questo tra l'altro offre il vantaggio di affrontare le questioni di policy e compliance a livello globale, per tutta l'azienda, e non applicazione per applicazione o servizio per servizio.
La cosa più importante è però che le funzioni di Polaris sono richiamabili via API, quindi è possibile
usarle come "mattoncini" di applicazioni più o meno complesse per la gestione dei dati. Rubrik intende seguire questa strada presentando in rapida successione nuove soluzioni mirate. La prima -
Polaris GPS - è in versione preliminare e dovrebbe essere rilasciata al pubblico entro un paio di mesi.
Il ruolo di Polaris GPS è quello rendere immediatamente e facilmente fruibili le funzioni chiave di Polaris in quanto piattaforma. Presenta quindi una dashboard che fa da
punto di controllo delle informazioni gestite, mostrando le applicazioni e i dati distribuiti su sistemi fisici e virtuali, on-premise e in cloud. Alla dashboard sono collegate funzioni di analytics e reporting sull'utilizzo delle informazioni, oltre che di
gestione di policy mirate, specie per requisiti di compliance e di SLA.
La logica di fondo di Polaris è la stessa di Cloud Data Management e in generale di Rubrik: cercare di
estrarre il più alto valore possibile da tutte le informazioni distribuite che l’azienda utente possiede. Questo anche attraverso il lavoro dei
partner, perché questi ultimi potranno man mano sviluppare applicazioni proprie sfruttando le API di Polaris, aprendosi nuove opportunità di mercato.
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