▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Digital transformation anche nel procurement. Ma piano.

Le nuove tecnologie interessano anche chi si occupa di procurement, l'approccio però è ancora molto tattico e poco strategico

Trasformazione Digitale
La University of Applied Sciences Wuerzburg-Schweinfurt (FHWS) ha condotto una indagine per comprendere quanto e come la trasformazione digitale stia interessando anche il settore del procurement. Per questo ha coinvolto un campione di oltre duemila manager che nelle loro imprese si occupano appunto di procurement, attività che sta (sin troppo lentamente) evolvendo da un ruolo tattico e focalizzato solo sui risparmi nel breve termine a una concezione più strategica. In questo senso la Digital Transformation, indica la ricerca, potrebbe essere un ulteriore fattore di spinta.

A indicarlo è soprattutto il gap marcato tra le possibilità che gli stessi responsabili del procurement vedono tra le possibilità offerte dalle nuove tecnologie e il tasso di adozione che queste hanno nelle imprese. La larga maggioranza (83 percento) del campione dell'indagine - eseguita insieme a SAP Ariba - indica che quest'anno la Digital Transformation interesserà il procurement e la supply chain più che nel 2017. Ma di fronte a questa percentuale solo il 5 percento del campione dichiara di avere già in essere processi di procurement fortemente automatizzati.

Colpisce in particolare l'alta percentuale (21 percento) di aziende in cui i processi di procurement sono in prevalenza manuali. In alcuni settori anche importanti questa percentuale è ancora più alta, ad esempio sale al 29 percento nel comparto finanziario e al 26 percento nel retail. Non stupisce quindi che l'automazione dei processi sia nella roadmap di buona parte (63 percento) degli intervistati.

procurement tecnologie
Diversi elementi frenano secondo l'indagine l'evoluzione digitale del procurement. Un primo ostacolo è ancora organizzativo: non esiste una uniformità sufficiente nella "catena di comando" vista da chi si occupa di procurement in azienda. Poche imprese (circa un quinto) hanno un Chief Procurement Officer, nella maggior parte dei casi (34 percento) il riferimento gerarchico è il CFO, più raramente il COO o il CEO.

Forse anche per questo le metriche usate per valutare il procurement sono ancora molto tattiche: risparmiare o comunque evitare costi, in seconda battuta soddisfare i requisiti di compliance nella gestione dei fornitori. In coda invece altri compiti che hanno una concezione più a largo raggio, come spingere i fornitori a innovare, ridurre il rischio d'impresa o razionalizzare gli acquisti rendendoli meno opportunistici.

Sullo sfondo restano altre due tematiche che sono critiche per qualsiasi funzione aziendale cerchi di evolvere digitalmente: il budget è poco e mancano le competenze. Per il 19 percento del campione le restrizioni sul budget sono il principale ostacolo all'ottimizzazione del procurement, mentre lato competenze il 30 percento dichiara di non avere personale abbastanza preparato.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Reportage

Cybertech Europe 2024

Speciale

Speciale Data Analitycs

Speciale

Speciale Multicloud

Speciale

Speciale Storage

Speciale

Speciale Networking

Calendario Tutto

Nov 26
WPC 2024
Nov 26
IDC CIO Forum, Milano
Dic 03
Dynatrace Innovate Italy
Dic 05
Nutanix Cloud Day Roadshow - Torino
Dic 11
NetApp INSIGHT Xtra
Gen 23
Nutanix Cloud Day Roadshow - Bari

Magazine Tutti i numeri

ImpresaCity Magazine


Leggi il Magazine

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter