Il Secure Edge Data Center di ABB, HPE e Rittal è progettato per portare potenza elaborativa là dove serve, specie nelle applicazioni industriali
Si chiama SEDC (
Secure Edge Data Center) la soluzione che ABB, HPE e Rittal hanno concepito per le aziende che hanno bisogno di portare grande capacità elaborativa sul campo, ossia
alla periferia e non al centro della loro rete. Il Secure Edge Data Center è stato pensato in particolare per le applicazioni in ambito industriale e telecomunicazioni e segue l'approccio del "
datacenter in a box", tenendo presente che la "scatola" in questo caso è un complesso modulare di armadi con potenze di almeno 5 kiloWatt ciascuno.
Il principio concettuale del Secure Edge Data Center è quello dell'
edge computing, ma per applicazioni particolarmente esigenti. In molti casi è necessario
elaborare localmente i dati raccolti sul campo - pensiamo ad un impianto industriale - in modo da reagire velocemente agli scenari che essi descrivono o più semplicemente perché la comunicazione verso un datacenter remoto è
inaffidabile o sconsigliabile per motivi di sicurezza o di compliance.
Quando le applicazioni specifiche o il volume di dati da gestire sono di livello enterprise, non bastano le
soluzioni più convenzionali di edge computing ma serve un vero e proprio mini-datacenter. E accadrà sempre più spesso, secondo gli analisti: 451 Research stima ad esempio che il mercato dei cosiddetti
datacenter micro-modulari stia crescendo del 50 percento l'anno.
Il SEDC segue questa evoluzione ed è progettato per operare in ambienti anche molto poco ospitali: gli armadi
IP55 proteggono i componenti IT da polvere e umidità, integrando anche alimentatori ridondati con alimentazione di backup e i sistemi antincendio e di raffreddamento. Funzioni di
monitoraggio da remoto permettono tra l'altro di controllare l'operatività dei sistemi anche senza essere fisicamente sul posto.
La parte IT del Secure Edge Data Center è affidata lato hardware a server
HPE ProLiant e lato software a Microsoft
Azure Stack. Quest'ultimo componente permette di ospitare localmente un vero e proprio ambiente di
cloud privato, connesso eventualmente con i servizi analoghi del proprio datacenter tradizionale e del public cloud Azure. Il SEDC ha debuttato in questi giorni alla Hannover Messe, sarà disponibile il prossimo settembre.
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