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Multicloud e hybrid IT: attenzione alla gestione dei dati, avverte IDC

Un’indagine europea dell’analista ICT spiega che gestire i dati nei nuovi ambienti IT può essere una preoccupazione, soprattutto in termini di protezione, sicurezza e compliance 

Trasformazione Digitale Cloud Mercato e Lavoro
Anche in Europa cresce l’adozione di infrastrutture IT ibride, ovvero un insieme di tecnologie e servizi on-premise, legacy e cloud, e multicloud, cioè un mix di cloud diversi di più fornitori. Lo rilevano le più recenti analisi di IDC.

Attualmente il 30 per cento circa delle aziende europee ha in essere un ambiente IT ibrido, di cui poco meno di un terzo, ovvero il 9 per cento del totale, è multicloud ready, sottolinea l'analista del mercato ICT. Entro il prossimo anno, un altro 30 per cento di imprese europee adotterà una di queste due opzioni. Non solo: in linea teorica, tutte le aziende europee possono nel giro di pochi anni arrivare a utilizzare servizi IT ibridi, ma per farlo diventa necessario un approccio più strategico ai processi e all’architettura dei data center, e soprattutto servono capacità e competenze nuove per garantire la portabilità delle applicazioni, l’ottimizzazione dei workload e la gestione dei dati attraverso ambienti cloud e non cloud.

Ed è proprio la gestione dei dati in ambienti IT ibridi, ovvero le attività di protezione, sicurezza e compliance, di integrazione e migrazione, di governance e orchestrazione, che si sta sempre più trasformando nella principale preoccupazione per gran parte delle aziende, avverte IDC. La crescita esplosiva dei dati (IoT, device mobili, utenti digitali), la proliferazione dei tipi (da non strutturati a strutturati), la diversificazione dei repository (cloud, data center), le nuove normative (GDPR) e infine la necessità di trasformare il dato grezzo in informazione e quindi in leva competitiva e decisionale, sono gli elementi che stanno mettendo sotto pressione i CIO, chiamati nel contempo a ottimizzare i costi del cloud e a rendere i processi più agili.

Non è un caso quindi se la metà delle aziende, per l’esattezza il 49 per cento, cita la protezione dei dati (backup, recovery e business continuity) al primo posto tra le principali sfide che dovranno essere affrontate nei prossimi 12-18 mesi nel percorso di migrazione verso gli ambienti IT ibridi e multicloud. Al secondo posto, per il 43 per cento, si collocano la sicurezza e la compliance.  
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