Dopo l'esternalizzazione in TCS, Toshiba ha deciso di cedere a Sharp (e quindi Foxconn) il controllo della parte personal computer
Alla fine
Toshiba ha trovato una nuova casa per il suo
business PC, considerato sempre meno strategico ed evidentemente bisognoso di una progressiva riorganizzazione. Già due anni fa circa la casa madre aveva trasferito le attività legate ai personal computer alla controllata
Toshiba Client Solutions, che poi aveva provveduto a una rifocalizzazione dello sviluppo
concentrandolo solo sul mercato aziendale.
Da allora sono sempre rimaste sul tavolo varie opzioni strategiche per la collocazione del business PC, opzioni che ora si sono ridotte a una sola:
la sua cessione a Sharp. Il che poi significa una cessione al gigante taiwanese
Foxconn, il quale aveva acquisito Sharp circa due anni fa.
L'acquisizione del business PC di Toshiba rientra in un piano di
rilancio del marchio Sharp che Foxconn sta portando avanti velocemente. Grazie alla sinergia con le grandi capacità produttive della casa madre, Sharp dovrebbe poter produrre e
vendere PC a un costo relativamente basso, ritornando a un mercato che aveva abbandonato molti anni fa. I "nuovi" PC saranno probabilmente
venduti ancora con il marchio Toshiba, dato appunto che il brand Sharp è scomparso dal mercato dei personal computer ormai da anni.
Operativamente Sharp acquisirà l'80,1% delle azioni TCS per una cifra intorno ai
36 milioni di dollari. Con questa operazione assorbe direttamente molte controllate di TCS e indirettamente altre realtà tra cui anche
Toshiba Europe. Questa, secondo i documenti dell'acquisizione, ha chiuso gli ultimi tre anni fiscali con
perdite nette rispettivamente di 181, 66 e 86 milioni di euro circa.
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