La nuova piattaforma Brightsde abilita il mainframe a modelli di sviluppo moderni, grazie anche alla partnership con IBM
I grandi
utenti mainframe non vogliono
certo abbandonare la loro storica piattaforma ma sono sempre alla ricerca di strumenti che consentano di aprirla a modelli più moderni di sviluppo e fruizione dell'IT. Uno è certamente il cloud ed è per questo che lo scorso anno IBM ha lanciato
zCloud (tecnicamente IBM Cloud Managed Services on z Systems), una offerta di mainframe-as-a-Service che può essere usata per
estendere al cloud i workload dei propri mainframe.
Ora la "storica" collaborazione tra
CA Technologies e IBM dà un valore in più a zCloud: i suoi utenti possono usare alcuni nuovi
servizi per lo sviluppo DevOps e l'ottimizzazione degli ambienti mainframe.
L'annuncio più importante riguarda
CA Brightside, un framework e un insieme di API tramite cui diventa possibile sviluppare applicazioni mainframe usando un PC che dialoga con l'ambiente z/OS di destinazione. Il vantaggio di questa separazione è che lo sviluppatore ha a disposizione su PC
tutti i tool che normalmente userebbe in logica DevOps: dai principali IDE come Visual Studio ai più semplici editor, sino a piattaforme di CI/CD come
Jenkins.
Il cuore di Brightside è comunque una
interfaccia a linea di comando da cui si possono scambiare con z/OS comandi console, job, file e dataset. La CLI di Brightside è inoltre automatizzabile con script in vari linguaggi.
Oltre a Brightside, gli utenti di zCloud hanno ora a disposizione anche altri tool di CA:
Service Virtualization per il test e la modifica delle applicazioni attive,
Mainframe Operational Intelligence per il loro monitoraggio e
Data Content Discovery per una gestione centralizzata dei dati personali su mainframe in ottica compliance.
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