La Lombardia si conferma al primo posto tra le regioni per numero di startup innovative, superando quota duemila.
È online la 15a edizione del rapporto trimestrale
sui trend demografici e le performance economiche delle startup innovative italiane, che presenta dati aggiornati al 31 marzo 2018. Per la prima volta, le startup innovative vengono raffrontate a una popolazione con caratteristiche analoghe sul piano anagrafico e dimensionale, vale a dire le altre società di capitali
costituite da meno di 5 anni e con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro.
Vediamo in sintesi alcuni dati messi in evidenza dal rapporto:
- La popolazione complessiva delle startup innovative si avvia verso le 9mila unità (8.897), in aumento di 506 unità rispetto a fine 2017. Anche i valori riguardanti la forza lavoro, con particolare riguardo alla componente dei soci (+5,6%), e il capitale sottoscritto (+18%) risultano in forte crescita.
- La loro incidenza sul totale delle nuove società di capitali varia significativamente a seconda del settore. Ad esempio, è startup innovativa il7,4%delle nuove imprese del comparto dei servizi. Ma scomponendo quest’ultimo sulla base della codificazione Ateco, l’incidenza aumenta notevolmente nei settori dellosviluppo di software(32,2%) e, soprattutto, dellaricerca e sviluppo(65,6%).
- Caratteristica che distingue marcatamente le startup innovative dalle altre nuove imprese è l’elevata propensione all’investimento: il rapporto tra immobilizzazioni e attivo patrimoniale è pari al27,7%, più disei volte maggiorerispetto al valore registrato dalle altre società di recente costituzione (4,3%).
- LaLombardiasi conferma la regione capofila per numero di startup innovative, superando quota duemila:2.132, pari al24%del totale nazionale. Seguono ilLazio, con 911 (10,2%), che per la prima volta supera l’Emilia-Romagna, ferma a 884 (9,9%). Al quarto posto rimane ilVenetocon 822 (9,2%), seguito dallaCampania, prima regione del Mezzogiorno con 658 (7,4%).
- Rispetto alle altre nuove società di capitali, le startup innovative sono tendenzialmente più giovani: gliunder-35compaiono in quasiuna startup su due(44,4%), contro il 34,5% fatto registrare dalle altre neo-imprese.
Il rapporto, realizzato congiuntamente da Ministero (DG per la Politica Industriale) e InfoCamere, la società informatica del sistema camerale, in collaborazione con Unioncamere, contiene numerose altre informazioni sulla distribuzione geografica e settoriale delle startup, sull’occupazione da esse creata, nonché i principali dati di bilancio riferiti all’esercizio 2016. Il rapporto completo può essere visionato
a questo link.
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