Che sia in versione “tradizionale” o basata sul Cloud 2.0 di Oracle, grazie agli Autonomous Services e al know how dei partner, JD Edwards EnterpriseOne è il miglior candidato per supportare le aziende innovative nel percorso di trasformazione digitale.
Per le imprese che guardano avanti, la Digital Transformation non è più una strada da imboccare ma un percorso già iniziato, che sta impattando in modo deciso sui processi e sulle performance. Grazie alle nuove tecnologie e soluzioni,
le promesse del cloud sono infatti state mantenute, la scalabilità e la continuità del business sono assicurate, la protezione dalle minacce rafforzata. Le prossime tappe sono il pieno sfruttamento delle potenzialità del machine learning, la creazione di architetture IoT efficaci ed efficienti ma, soprattutto, l’armonizzazione dei diversi componenti tecnologici.
In questo processo, i sistemi ERP giocano un ruolo chiave, perché al centro del sistema informativo aziendale.
Oracle JD Edwards risponde alle esigenze delle imprese che vogliono restare o diventare competitive anche attraverso l’innovazione con un una gamma di soluzioni che, attraverso il lavoro dei partner possono essere adattate e integrate.
Chi conosce
JD Edwards EnterpriseOne in versione on-premise non potrà infatti non apprezzare i vantaggi offerti dalla scalabilità tipica del cloud o anche delle architetture ibride (in cui, ad esempio, l’on-premise può essere riutilizzato per implementare un efficace sistema di disaster recovery). Il passaggio da on-premise a cloud o l’integrazione delle due architetture è indolore e molti clienti hanno già adottato l’approccio “lift and shift” per portare le loro soluzioni JDE pre-esistenti nel cloud con facilità, tagliando drasticamente tempi e costi oppure cogliendo l’occasione per un aggiornamento di release
L’ecosistema Oracle, poi, consente di ottenere numerosi altri vantaggi: con lo IaaS si possono ottimizzare le prestazioni e l‘usabilità di JD Edwards EnterpriseOne, con l’offerta PaaS è possibile
estendere le capacità dell’ERP (per esempio con il Procure to Pay) e con i moduli SaaS è facile riuscire a complementare le funzionalità dell’ERP, estendendo l’utilizzo dell’ambiente anche ad altre aree meno tradizionali.
In questo modo si ottengono tre obiettivi: si innova velocemente e con costi sostenibili, creando
un’architettura flessibile e scalabile, si supportano i temi della sicurezza e della mobilità, e si integrano le tipiche funzioni dell’ERP con il planning, la logistica, la gestione delle risorse umane e così via.
Il futuro dell’ERP è autonomo
Tra le novità che possono avere il maggior impatto, in grado di ridurre i costi e i rischi nel percorso della trasformazione, ci sono sicuramente gli “Autonomous Services”, disponibili con il Cloud Oracle. I nuovi servizi, basati su tecnologie di Intelligenza Artificiale e machine learning sono già sul mercato e consentono di
sfruttare le capacità sorprendenti dei database autonomi per costruire soluzioni ancora più efficienti, integrabili con i sistemi manifatturieri (anche con il ricorso ad architetture IoT) e di gestione contabile e finanziaria.
I servizi autonomi consentono in ultima analisi di dare direttamente al business la capacità di analizzare i dati con gli strumenti di Data Visualization o Analytics, saltando i passaggi intermedi (come la creazione di un data warehouse e di un data mart) e guadagnando quindi tempo ed efficienza. Sfruttando l’architettura Oracle è già possibile, ad esempio, portare sul cloud i dati provenienti dalle macchine a controllo numerico per un’analisi automatizzata dei dati di produzione.
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