Fabio Tognon, Country Manager di Aruba HPE, fa il punto sull’evoluzione della società a tre anni dall’acquisizione
In
HPE da più di dieci anni, da circa sei mesi
Fabio Tognon è Country manager di Aruba HPE. In un recente incontro con la stampa, il manager ha fatto il punto sulle strategie della società, che ha assunto l’attuale denominazione dopo l’acquisizione di
Aruba Networks da parte di Hewlett Packard Enterprise, risalente a circa tre anni fa.
Oggi,
nel brand Aruba è infatti confluita l’intera offerta di HPE in ambito networking, forte in particolare nell’ambito degli switch, mentre quella di Aruba Networks verteva soprattutto sul mondo wi-fi. La scelta internazionale di puntare sul marchio Aruba, fa notare Tognon, ha determinato in Italia qualche sovrapposizione con il noto provider omonimo, attivo soprattutto nel mondo cloud, data center e servizi connessi.
Quello che soprattutto caratterizza oggi l’offerta di Aruba HPE è una
gamma di prodotti il cui punto di forza è la piattaforma software ereditata da Aruba Networks, con un portfolio equilibrato tra switch per data center e connettività wi-fi, dove però l’intenzione dichiarata è quella di trasformare il mix dei ricavi, che attualmente vedono circa l’80 per cento derivanti dagli switch e il restante appannaggio del wi-fi. Fabio Tognon non si sbilancia troppo, ma ammette che
l’intenzione è quella di arrivare a un “rapporto 60-40 nell’arco dei prossimi anni”, anche con il
contributo del canale, dal quale passa il 100 per cento delle vendite.
Per quanto invece riguarda i settori di mercato della nuova Aruba, non vi sono ambiti particolari: in generale rimane un
interesse per così dire storico verso la Pubblica Amministrazione e le imprese del manufacturing e dei servizi, ma sta sempre più crescendo l’attività in altri comparti, per esempio nell’ambito del
retail di lusso oppure in quello delle
crociere. Un esempio in questo senso è quello di una
nave di enormi dimensioni, varata recentemente da
MSC Crociere, la società svizzera facente capo a un noto armatore della provincia di Napoli, per la quale
Aruba HPE ha realizzato l’intera infrastruttura di rete utilizzata sia per la connettività del personale sia per la localizzazione dei turisti a bordo, che possono così sapere in qualunque momento dove si trovano.
Si tratta di uno dei tanti esempi degli usi innovativi che si possono realizzare con le soluzioni di networking Aruba. Che però presuppongono, fa notare Tognon, un
adeguato impegno da parte del canale: non a caso, proprio sui partner è in corso un rinnovamento, anche con azioni di recruitment. L’obiettivo è quello di avere maggiore flessibilità da parte dei partner, per fare in modo che vadano oltre l’ambito dei data center per rivolgere sempre più l’attenzione dove vi sono maggiori opportunità, come per esempio
nell’ambito della fornitura di servizi oltre il networking.
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