Segnali positivi dal settore server grazie agli aggiornamenti delle aziende e agli investimenti degli hyperscaler
Meno server ma più costosi: è in sintesi la fotografia del
mercato server della regione EMEA secondo IDC, che ha rilasciato le sue stime sul business del secondo trimestre dell’anno. Il mercato ha visto infatti un calo delle vendite in volumi (circa 515 mila unità, pari a un -3,7% anno su anno) ma una
crescita sensibile in valore. L’incremento del giro d’affari è stato del 29% se calcolato in dollari (4,1 miliardi) e del 18,7% se considerato in euro (3,4 miliardi).
Una parte cospicua di questa crescita, spiega IDC, è legata allo
sviluppo dei datacenter che alcuni grandi hyperscaler
stanno realizzando in Europa Occidentale. Più che in passato, ora AWS, Microsoft e Google stanno seguendo una strategia di
diversificazione che li porta ad aumentare il numero delle nazioni con datacenter dedicati.
Suddividendo il mercato in tipi di server, i sistemi
rack standard hanno fatto registrare una crescita anno su anno del 29%. Ancora meglio è andata ai
server multinodo, il cui giro d’affari è cresciuto del 251% circa per le configurazioni standard e del 87% circa per quelle custom. In queste crescite conta molto l’aumento del prezzo medio di vendita dei singoli sistemi.
Si è registrato un aumento dei ricavi importante anche per i
grandi sistemi (+49% circa), grazie a un ciclo di aggiornamenti che ha interessato in particolare Danimarca, Francia, Germania e Italia. La nazione che ha spinto il mercato nel trimestre considerato è stata però la
Gran Bretagna, con una crescita delle vendite in valore che ha sfiorato il 30%.
In quanto all’andamento dei
singoli produttori, si segnalano le crescite nel trimestre di Dell-EMC e
Lenovo, entrambe superiori alla media del mercato, e quella di IBM, che però ha sempre la caratteristica di essere legata ormai solo ai grandi sistemi e di presentare una forte stagionalità.
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