Meno di un quinto delle aziende la implementa ad ampio raggio, preferendo concentrarsi sui benefici operativi invece che sulla crescita di lungo periodo
Un report del Capgemini Research Institute evidenzia che meno di un quinto (16%) delle aziende a livello globale sta implementando diversi casi d’uso su vasta scala in ambito automazione, concentrandosi sui vantaggi di tipo operativo anziché sulla crescita strategica di lungo periodo. Per oltre il 40% delle aziende, l’obiettivo principale delle iniziative di automazione è quello di migliorare la qualità, mentre il 23% si focalizza sull’incremento dei ricavi
L’indagine, dal titolo “
Reshaping the future: unlocking automation’s untapped value”, si è svolta nello scorso luglio, intervistando 700 manager di aziende che stanno sperimentando o implementando soluzioni di automazione, e analizzando
110 casi d’uso reali in 6 settori. Tra le società che stanno già implementando sistemi di questo tipo su larga scala,
il 25% appartiene al settore Automotive, seguito dai settori Industrial Manufacturing e Retail, entrambi al 15%. A livello di Paesi, Stati Uniti (26%), Francia (21%) e Germania (17%) sono in prima fila per quanto riguarda l’adozione di tecnologie di automazione su larga scala.
Dal report è anche emerso che le aziende potrebbero
ridurre i costi fino a 165 miliardi di dollari entro il 2022 grazie all’implementazione dell’automazione su larga scala nei settori Automotive (32 miliardi di dollari), Retail (125 miliardi di dollari), Utility (149 miliardi di dollari) e Manufacturing (165 miliardi di dollari). Le
funzioni di back e middle office sono quelle che hanno ottenuto i maggiori benefici: oltre la metà (56%) delle aziende che utilizzano l’automazione l’ha implementata nel settore IT e oltre un terzo (37%) ha adottato tali soluzioni nel middle office. Le funzioni di back-office per procurement e supply chain e per la divisione Risorse Umane ottengono mediamente il maggior ritorno sull'investimento (ROI), rispettivamente con il 18% e il 15%. Il 29% delle imprese che utilizzano l’automazione, la impiegano per le funzioni di front-office, come le vendite e il marketing.
Secondo Capgemini, i
“quick win” potrebbero essere la strada da seguire per l’implementazione su vasta scala, ma oggi solo un terzo (32%) delle società intervistate si concentra su casi d’uso “quick win” su ampia scala, contrapposte a un altro terzo (36%) che si sta focalizzando su implementazioni “caso per caso” in una serie di aree, come data entry o storage automation, ma tali sviluppi non sono scalabili, sono difficili da implementare e potrebbero non portare a significativi ritorni.
Infine, il report ha esaminato le caratteristiche delle aziende "all'avanguardia" in termini di automazione su larga scala e benefici superiori alla media, rivelando alcuni elementi fondamentali che le accomunano. In primo luogo
una chiara roadmap: il 68% degli appartenenti a questo gruppo aveva un chiaro percorso di trasformazione, mentre il 67% aveva a disposizione il budget necessario per realizzarla. Al secondo posto,
un’adozione di tipo top down: l'85% degli intervistati ha dichiarato che l’automazione è una priorità assoluta per la propria azienda, e un ulteriore 82% ha affermato che anche il management ne ha compreso l’importanza. Inoltre, è utile c
oncentrarsi sullo sviluppo delle persone e delle loro competenze: l'88% ha sottolineato che l’automazione è stata accolta con favore dai dipendenti, mentre l'83% ha affermato che l’implementazione di questa tecnologia ha portato alla creazione di nuovi posti di lavoro all’interno dell’azienda.
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