L’automazione di Ansible si estende a soluzioni di sicurezza enterprise quali Check Point, Splunk e Snort
Red Hat prosegue nell’ampliamento delle funzionalità di automazione di Ansible. Le nuove integrazioni,
attualmente in tech preview e disponibili all’inizio del 2019, consentiranno di
automatizzare e orchestrare soluzioni di sicurezza enterprise, come firewall, sistemi di intrusion detection (IDS) e security information and event management (SIEM). In questo modo, le aziende possono fornire risposte uniche agli attacchi grazie al coordinamento di soluzioni di sicurezza differenti, permettendo a queste tecnologie di operare come una sola a fronte di eventi di sicurezza IT.
Partendo dalle reti, Red Hat ha portato l’automazione di Ansible in ambito IT, andando oltre le operations e consentendo agli utenti di
automatizzare in modo semplice molteplici task, compresa la sicurezza. Per aiutare le aziende a comprendere meglio i rischi, risolvere i problemi e sviluppare workflow in ottica di compliance, la security automation di Ansible offrirà nuovi moduli per integrare e orchestrare compiti e processi di sicurezza.
Nell’ambito di questa preview, la piattaforma di security automation Red Hat Ansible offre support per
Check Point, per Next Generation Firewall (NGFW),
Splunk, per Splunk Enterprise Security (ES), e infine per
Snort. Grazie alla security automation di Ansible, i team di sicurezza possono affrontare in modo più efficace diversi scenari, tra cui:
- Individuazione e verifica di attività sospette - Ansible può configurare in automatico il logging su enterprise firewall e IDS per arricchire gli alert ricevuti tramite una soluzione SIEM per una verifica più facile degli eventi; ad esempio, abilitando il logging o incrementando la ricchezza dei log.
- Ricerca delle minacce - Ansible può creare automaticamente nuove regole IDS per indagare sulle origini di una violazione alle regole di firewall e mettere in whitelist gli indirizzi IP che vengono riconosciuti come non pericolosi.
- Incident response - Ansible può verificare in modo automatico una minaccia controllando una regola IDS, dare il via a un processo di remediation tramite la soluzione SIEM e creare nuove regole di enterprise firewall per mettere in blacklist la fonte di un attacco.
“
Da quando Red Hat ha acquisito Ansible nel 2015, abbiamo lavorato per rendere realtà l’impresa automatizzata, portando Ansible in nuovi ambiti ed estendendo via via i sui casi di utilizzo”, spiega
Joe Fitzgerald, vice president Management, Red Hat. “
Con le nuove funzionalità di security automation di Ansible, rendiamo ancora più semplice gestire uno dei compiti più complessi dell’IT enterprise, la sicurezza dei sistemi. Questi nuovi moduli possono aiutare gli utenti ad adottare un approccio alla sicurezza IT incentrato sull’automazione, integrando soluzioni che non sarebbero in grado di collaborare e aiutando a gestire e orchestrare complete operazioni di sicurezza con un tool unico e familiare.”
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