Secondo Reuters, Huawei punterebbe sulla trasparenza per rassicurare l'Authority tedesca delle telecomunicazioni
Huawei starebbe per aprire in Germania un "security lab" in cui le autorità tedesche potranno
esaminare il codice sorgente legato alle sue soluzioni di telecomunicazione e, in questo modo, verificare che adottare i suoi prodotti non comporta alcun rischio per la sicurezza nazionale. L'anticipazione viene dall'agenzia
Reuters, che come fonti cita un rappresentante del
Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik (
BSI), ossia l'ente federale tedesco per la sicurezza IT.
Secondo la BSI, il security lab di Huawei sarà aperto il prossimo
16 novembre a Bonn. Nella città tedesca si trovano le sedi di diverse Authority federali, tra cui appunto la BSI, ma anche
la sede di Deutsche Telekom, che è notoriamente un utente dell'azienda cinese. In particolare, Deutsche Telekom e Huawei hanno avviato a Berlino un
importante progetto pilota legato al 5G. E proprio il
prossimo avvio dei servizi 5G in diverse nazioni europee è uno dei fattori che avrebbero portato alla decisione di Huawei.
Huawei è sotto scrutinio in alcune nazioni, a partire dagli Stati Uniti, per il timore che i suoi dispositivi contengano
vulnerabilità e backdoor inserite ad arte per permettere attività di spionaggio da parte di hacker ostili cinesi. In Australia questo ha persino portato all'estromissione della casa cinese dalle forniture di sistemi per le nuove infrastrutture 5G.
Il caso, fatte le dovute distinzioni,
ricorda quello di Kaspersky Lab e anche la soluzione ventilata da Reuters è analoga a quella adottata dalla software house russa. Kaspersky Lab ha infatti da tempo
annunciato la nascita di centri europei e mondiali in cui le autorità e gli utenti potranno esaminare il codice delle sue soluzioni software.
Analogamente, controllare il software e il firmware dei prodotti Huawei dovrebbe
contenere eventuali preoccupazioni del mercato tedesco, che peraltro non sembra particolarmente intenzionato a mettere in discussione i buoni rapporti con quello cinese.
Se confermata, la decisione di Huawei avrebbe inoltre
conseguenze positive a livello continentale. Huawei non fa mistero di considerare l'Europa come un mercato preferenziale e ha rapporti consolidati con i principali operatori europei che si preparano al 5G. Anche in
Italia le collaborazioni non mancano.
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