Entro il 2030 le realtà del Finance che non avranno saputo rinnovarsi saranno fuori dal mercato, a favore dei nuovi entranti
Evolversi, tecnologicamente e
come approccio all'innovazione, oppure diventare irrilevanti: è la scelta che secondo
Gartner la Digital Transformation sta ponendo alle
aziende "storiche" nel settore dei servizi finanziari. Il fatto che i successi del passato contino poco davanti alle possibilità della digitalizzazione non è una novità, quello che semmai colpisce dell'analisi Gartner è
la quota delle realtà che non ce la faranno: ben l'80 percento. Non tutte usciranno dal mercato, ma saranno comunque irrilevanti perché non saranno affatto competitive.
Il punto su cui molte realtà del Finance stanno sbagliando, spiega Gartner, è che la questione
non è solo tecnologica. Non conta adottare le nuove tecnologie digitali se poi i modelli operativi e di business restano quelli tradizionali. "
L'errore più grande che i CIO dei servizi finanziari fanno è concentrarsi troppo sulla tecnologia. Dovrebbero spingere le loro organizzazioni ad avere una risposta più coerente rispetto al business digitale: è importante definire prima una visione digitale e il punto a cui si vuole arrivare, e solo dopo pensare a come portarvi l'organizzazione", ha sottolineato
Pete Redshaw, Practice Vice President di Gartner.
Una indagine Gartner mette in particolare evidenza questa dicotomia tra tecnologie e processi. Gartner ha rilevato infatti che nelle aziende di servizi finanziari la maggioranza dei CEO vede la digitalizzazione soprattutto come un mezzo per
ottimizzare i processi di business, ad esempio attraverso la loro
automazione, e non come un fattore di trasformazione.
Secondo gli analisti solo un quinto delle aziende tradizionali di servizi finanziari saprà rimanere competitivo, trasformandosi in qualcosa di molto diverso dalla loro condizione attuale. Le aziende
più innovative (molto poche, il 5 percento dei "sopravvissuti") sono definite da Gartner "
power-law firm": avranno una loro
piattaforma di servizi digitali che, anche grazie alla gestione evoluta delle informazioni raccolte dai clienti, permetterà di creare nuovi servizi e di entrare in nuovi mercati.
Un gruppo più cospicuo (il 15 percento di chi ce la farà) comprende le aziende definite
Fintech. Non sono necessariamente neo-banche ma più in generale aziende che
sapranno disaggregare i loro servizi finanziari tradizionali e proporranno offerte mirate attraverso le piattaforme digitali di altre realtà.
La fetta principale - 80 percento - delle aziende che supereranno il filtro della digitalizzazione sono le cosiddette "
long-tail firm". La "coda lunga" si riferisce al fatto che queste aziende useranno la digitalizzazione per abbassare i costi e rivolgersi a una clientela molto più numerosa di prima, raggiungendo anche
i clienti che prima non considerava profittevoli. Nei confronti della clientela più pregiata, queste aziende opereranno invece come broker di servizi di altre o proponendo offerte a pacchetto.
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