Con la collaborazione di VEM Sistemi, Hypo Alpe Adria Bank ha rivisitato completamente la sua infrastruttura IT puntando a una gestione più semplice
A volte una
rivisitazione della propria infrastruttura IT è legata alla necessità di gestire una fase di crescita, altre volte bisogna ripensarla perché risulta sovradimensionata rispetto alle proprie necessità e non abbastanza elastica per adattarsi senza problemi alle nuove condizioni. È quello che è successo a
Hypo Alpe Adria Bank: l'istituto di credito ha negli anni vissuto una fase di forte espansione che ha logicamente portato a una rapida crescita dei servizi IT. Poi, più di recente, la cessione di alcune filiali ha portato a una fase di contrazione che ha dettato esigenze diverse.
"
Avevamo un'infrastruttura sovradimensionata rispetto alle esigenze della banca - spiega
Marco Cozzi, CIO di Hypo Alpe Adria Bank -
ma non potevamo semplicemente procedere con la dismissione dei server... Dovevamo costruire una nuova architettura più agile e leggera, ma comunque performante".
Hypo Alpe Adria Bank decide quindi di
sfruttare la coincidenza di tre eventi "difficili" - la contrazione della rete, la fuoriuscita di alcune figure sistemistiche e la prossima scadenza dei contratti di manutenzione dei server in dotazione - per trasformarla in una
spinta verso la semplificazione di tutta l'IT.
Grazie alla consulenza di
VEM Sistemi, Hypo Alpe Adria Bank ha definito un piano di migrazione suddiviso in tre fasi ma comunque
particolarmente veloce: la gara per la nuova configurazione è stata infatti aperta a settembre 2016 e il progetto andava completato entro l'inizio del 2017.
La prima fase del piano ha portato alla
dismissione dei server in via di obsolescenza, sostituiti con una infrastruttura convergente basata sui
sistemi Flexpod di Cisco e NetApp. In questo ambito VEM Sistemi fa anche da punto di contatto per il
supporto congiunto della piattaforma. La seconda fase del progetto ha comportato l’aggiornamento delle versioni software e nell’integrazione dei vecchi server. La terza e conclusiva ha visto l’aggiornamento dei sistemi di disaster recovery.
La piattaforma di virtualizzazione VMware ha in generale un ruolo chiave nella nuova architettura IT di Hypo Alpe Adria Bank. Ha permesso di
gestire il cambio dell’hardware in modo trasparente sia per i server sia per i desktop, anche perché questi sono stati virtualizzati con VMware Horizon, e tutto il nuovo ambiente è gestito dalla console di VMware vCloud Suite.
VMware vSphere svolge poi tutte le funzioni di
operation management, mentre quelle di
disaster recovery sono affidate a VMware Site Recovery Manager, che assicura la disponibilità di sistemi e applicazioni secondo un approccio di Software-Defined Data Center.
Grazie al progetto, spiega Marco Cozzi, Hypo Alpe Adria Bank ha potuto ridurre il numero dei server pur "
aumentando le prestazioni e l'affidabilità dell'infrastruttura, che è completamente ridondata, con una riduzione dei costi del 40 per cento". I vantaggi dell'integrazione non sono stati solo economici ma anche nella semplicità di gestione dell'IT: anche grazie a un programma di formazione portato avanti da VEM Sistemi, un gruppo di lavoro ridotto è ora in grado di gestire l’infrastruttura in autonomia.
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