Il mercato stampanti in Europa Occidentale non se la passa molto bene, almeno per quanto riguarda i volumi di vendita, ma mostra qualche dinamica interessante. Secondo le stime di IDC, nel terzo trimestre di quest'anno sono stati venduti 4,8 milioni di dispositivi, una cifra che rappresenta un declino del 6,7 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2017. Va un po' meglio se consideriamo il mercato in valore, perché da questo punto di vista la flessione anno su anno è solo del 2,1 per cento.
Questa differenza percentuale è legata a una delle principali evoluzioni del mercato: gli utenti si stanno progressivamente spostando verso prodotti a maggior valore, in particolare le stampanti inkjet multifunzione ad alta velocità e quelle a colori in formato A3.
Sull'altro piatto della bilancia c'è da mettere la forte flessione delle stampanti più semplici, in particolare i modelli mono-funzione (indifferentemente laser o inkjet), le stampanti inkjet dedicate al mercato consumer e le stampanti laser monocromatiche. Il settore consumer è quello che dà i maggiori segni di sofferenza, soprattutto perché a casa si sente sempre meno l'esigenza di stampare su carta.
Nelle aziende la dinamica è differente, perché stampare qui comunque serve. Tanto che il comparto business ha mostrato una crescita nel prezzo medio delle stampanti acquistate (specie per i modelli inkjet A3), sintomo di una transizione verso modelli sempre più evoluti. Questo secondo IDC significa che il mercato europeo delle stampanti resta comunque interessante, ma anche che per conquistare utenti bisogna puntare su elementi a valore aggiunto, come la sicurezza delle informazioni o l'attenzione all'ambiente.
Il mercato stampanti in Europa Occidentale è fatto principalmente da Francia, Germania e Gran Bretagna. La Germania è il mercato principale (1,2 milioni di stampanti nel periodo considerato) e ha registrato una flessione in volumi del 5,6 per cento anno su anno. Seguono nell'ordine la Gran Bretagna (894 mila unità, -1,4 per cento) e la Francia (878 mila unità, -15,2 per cento).
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