Il successo dei prodotti "core" permette di investire in innovazione e recepire i nuovi trend nell'utilizzo delle tecnologie, trend che sempre più vedono in primo piano le imprese
Quanto contano i punti percentuali di distacco che separano i fornitori di tecnologia nelle classifiche di vendita degli analisti? Per gli utenti magari poco, ma per i vendor essere più o meno in testa alle graduatorie ha una importanza ben precisa, spiega Emanuele Baldi, Amministratore Delegato e General Manager di Lenovo per l’Italia: "È importante la massa critica del mercato perché essere grandi significa poter investire in nuove tecnologie. E innovare è l'unico modo per rimanere al passo con le richieste degli utenti e per restare davanti agli altri produttori".
Per questo Lenovo considera molto positivamente il fatto di essere tornata il principale vendor nel mercato PC, secondo i dati che IDC e Gartner hanno dato relativamente al giro d'affari del terzo trimestre dell'anno. Il market share assegnatole è del 23,6-24 percento rispetto al 21,8-22,8 di HP. Nella regione EMEA va un po' meno bene: per IDC, Lenovo resta seconda in classifica con il 23,9 percento del mercato contro il 27,4 di HP. A mancare è la spinta del comparto delle piccole-medie imprese, spiega Baldi, mentre la marcia di Lenovo verso la prima posizione nei segmenti consumer ed enterprise è stata completata.
Il mercato italiano tratteggia uno scenario simile all'EMEA ma con qualche soddisfazione in più. Lenovo conferma la prima posizione in alcuni segmenti "storici" (enterprise, education) e continua a svilupparne altri (SMB, commercial) in cui ha raggiunto la seconda. Alcuni prodotti in particolare, come la linea ThinkPad e le workstation grafiche, hanno dato crescite significative oltre il 50 percento e promettono secondo Lenovo altrettanto bene per il prossimo futuro.
Federico Carozzi, Head of Product Management di Lenovo Italia Tutti questi risultati sono il frutto di una strategia che è stata definita qualche tempo fa e che viene confermata: consolidare la posizione nel segmento PC tradizionale, favorire la crescita dei segmenti mobile (con il brand Motorola) e datacenter (qui crescono in particolare le aree evolute, come hyperscale e Software-Defined Infrastructure, e contano le alleanze, come quelle con NetApp e Nutanix), favorire l'innovazione verso gli Smart Device che saranno sempre più importanti in futuro e che sono collegati ai nuovi modelli d'uso dell'IT.
L'innovazione è un elemento chiave della strategia Lenovo perché i fornitori di prodotti e tecnologie devono necessariamente recepire come sta cambiando il modo di usare tali prodotti e tecnologie. Anche e soprattutto nelle aziende: l'ambiente lavorativo non è più "protetto", i suoi strumenti non sono più separati da quelli per l'utilizzo personale e in azienda stanno arrivando nuove generazioni di dipendenti (i mitici Millennial e i Gen Z) che sono ampiamente abituati all'uso delle tecnologie digitali più moderne. Hanno aspettative tecnologiche elevate, che le aziende in cui scelgono di lavorare devono essere in grado di soddisfare pena una minore capacità di attrarre e soprattutto mantenere talenti.
Parallelamente, Lenovo tiene d'occhio il cambiamento che sta interessando la concezione stessa del moderno workplace. Gli spazi di lavoro sono più piccoli ma più flessibili, conta sempre meno il luogo fisico dove si lavora mentre importano sempre più gli strumenti che mette a disposizione. L'esigenza principale è quella della semplicità nella comunicazione e nella condivisione delle informazioni, come anche della collaborazione tra team di lavoro separati. Lenovo ha affrontato questi temi con la linea ThinkSmart e proseguirà in questa direzione, parallela ma anche integrata con le linee di sviluppo dei prodotti cosiddetti "core" (PC, notebook, workstation, desktop, monitor).
L'innovazione in realtà deve riguardare tutto, tradizionale e non. È vero che i comparti emergenti (IoT, realtà aumentata e virtuale, 5G, smart office, smart home...) vanno favoriti e che entro quattro-cinque anni porteranno a Lenovo un giro d'affari analogo a quello che hanno attualmente i prodotti core. Ma è altrettanto vero che gli utenti si aspettano evoluzioni importanti anche nei prodotti classici come i notebook: un design sempre più accattivante e funzionale, fattori di forma innovativi come i detachable o i convertibili, funzioni che oggi possono sembrare persino esoteriche come l'integrazione nativa dei digital assistant alla Alexa.
Trasversale a tutto questo resta il tema della sicurezza, che anch'essa deve diventare più semplice di quanto non sia stata in passato. Quelli che una volta erano servizi e componenti separati per la sicurezza delle informazioni e dei device devono essere messi a fattor comune - l'approccio che in casa Lenovo ha portato al modello ThinkShield - e dare una protezione integrata senza impattare negativamente sull'esperienza d'uso dei prodotti.
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