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Avaya, il 2019 è l’anno del cloud

Al Partner Summit di Dubai la società conferma le rinnovate ambizioni, con molte novità sia nel cloud sia negli strumenti di integrazione

Trasformazione Digitale Mercato e Lavoro
Dubai è stata anche quest’anno lo scenario del Partner Summit 2019 di Avaya, svoltosi a inizio dicembre. Nella Capitale degli Emirati Arabi Uniti è anche basato l’headquarter di Avaya International, la filiale che segue tutte le attività della società nelle aree Emea e Asia-Pacifico. Durante la due giorni, che ha visto la presenza di circa 500 partecipanti, la società attiva nei contact center e nelle comunicazioni unificate ha rilanciato le sue ambizioni, preannunciando una ancora più decisa spinta sul cloud e facendo ulteriormente leva su un canale che è sempre più al centro delle strategie dell’azienda. 

Una “nuova” Avaya
Con Nidal Abou-Ltaif, President di Avaya International, ImpresaCity ha fatto il punto sulla “nuova” Avaya, quella che si è definitivamente lasciata alle spalle qualche anno poco brillante, culminato nel ricorso nel 2017 al Chapter 11, sorta di amministrazione controllata prevista dall’ordinamento degli Stati Uniti, e nella successiva vendita a Extreme Networks del business relativo all’hardware per reti enterprise. Oggi Avaya è sempre più concentrata sulla parte software delle soluzioni per call center e per unified communications, e soprattutto nell’ambito cloud. Più volte, nel corso della sessione generale, è stato riaffermato che il 2019 di Avaya sarà più che mai l’anno del cloud. E a chi fa osservare che questa spinta decisa verso la “nuvola” avviene un po’ in ritardo, Nidal Abou-Ltaif tiene a sottolineare che “in realtà siamo nel business del cloud da tanti anni, con un’offerta riguardante soprattutto l’ambito del cloud privato: pur se definito con diverse etichette, sempre di quello si trattava. Quello che però è sempre stato importante per noi è non competere con il business dei nostri Partner, soprattutto di quelli di minori dimensioni. Quindi, se qualcuno parla di un nostro ritardo nel cloud, posso senz’altro dire che il nostro è stato un ritardo intenzionale, ma ora stiamo accelerando, però mantenendo sempre i nostri elevati standard di qualità. I nostri clienti sono abituati ai nostri livelli di affidabilità, nell’ordine dei 'six nine', cioè al 99,999999 per cento, anche perché non possono permettersi alcun downtime. Si tratta di livelli di robustezza e sicurezza che noi garantiamo anche nel cloud. L’idea è quindi quella di mettere sempre più applicazioni e servizi nel cloud, per arrivare entro il 2020, cioè da qui a due anni, ad avere quasi un quarto del nostro business derivante dal cloud, con una quota del 24 per cento”. 
nidal abou ltaif   avaya international
Nidal Abou-Ltaif, President di Avaya International

L’anno del cloud
Come detto più volte nel corso dell’evento, il 2019 sarà “l’anno del cloud”, con la possibilità per i partner di canale di implementare più facilmente prodotti basati su cloud, con offerte sia per il mid-market sia per l’ambito enterprise. E dato che la gamma di servizi Avaya basati su cloud continua a espandersi, le opportunità di crescita saranno interessanti per tutti i partner, sia grandi sia piccoli. C’è anche da dire che le soluzioni UCaaS e CCaaS di Avaya rappresentano il segmento in più rapido sviluppo della società, con una crescita del 700 per cento circa nel 2018: è anche per questo che nel 2019, Avaya renderà disponibili queste soluzioni a tutti i partner, mettendoli in grado di realizzare soluzioni cloud di tutti i tipi. In questo senso, l’annuncio più rilevante è quello di Avaya Cloud Private (ACP), che consente ai partner di canale di proporre soluzioni UCaaS (Unified Communications-as-a-Service) e CCaaS (Contact center-as-a-Service) personalizzate ai clienti che desiderano funzionalità sofisticate. Grazie ad ACP, i partner Avaya sono ora in grado di offrire soluzioni cloud private, pubbliche o ibride, oltre che prodotti tradizionali on-premise per i clienti enterprise.  

Nuovi strumenti di integrazione
Infine, le piattaforme di comunicazione basate su standard aperti di Avaya, disponibili tramite i programmi Avaya DevConnect e Avaya AI Connect, che prevedono per esempio l'integrazione di intelligenza artificiale e biometrica nei flussi di comunicazione per creare esperienze omni-channel, permetteranno ai partner di canale di fornire ancora più soluzioni verticali specifiche ai propri clienti. Non solo: l'ecosistema aperto di Avaya potrà essere sempre più sfruttato dai partner di canale per creare le proprie soluzioni, anche grazie al fatto che nel corso del 2019 le capacità delle API e SDK di Avaya continueranno ad arricchirsi. “Le API forniranno sempre più rapidità e semplicità di integrazione, mentre i client SDK porteranno semplicità e rapidità nella personalizzazione”, ha concluso Fadi Moubarak, Vice President Channels di Avaya International, anticipando anche l’introduzione di una serie di API su Avaya CPaaS volte a fornire funzionalità di interfacciamento con le principali piattaforme social.
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