Il gap tecnologico europeo con gli Stati Uniti si sta ampliando e la Cina si prepara al sorpasso nelle tecnologie più innovative. Parola di IDC.
L'Europa rischia di
perdere il treno dell'innovazione digitale a vantaggio degli Stati Uniti e della Cina, almeno se si considera il volume degli investimenti tecnologici che sono previsti da qui al 2022. È la sintesi di uno studio
IDC (
Western Europe Risks Losing the Technology Race), secondo cui il tradizionale e ormai scontato gap tecnologico tra Europa e Stati Uniti si sta ampliando e il Vecchio Continente rischia di essere presto sorpassato anche dalla Cina.
Il nocciolo della questione è il
volume degli investimenti in IT e in particolare nelle sue
componenti più innovative, quelle che IDC chiama "innovation accelerator". Gli analisti stimano che nel periodo 2018-2022 gli Stati Uniti investiranno il
75 percento in più dell'Europa negli "acceleratori di innovazione". Considerando che il volume degli investimenti USA in IT è già da tempo superiore a quello europeo, ciò significa che l'Europa sta perdendo sempre più terreno.
Il
confronto con la Cina è diverso. In tutto il periodo considerato gli investimenti europei in IT resteranno complessivamente superiori a quelli cinesi. Ma a Pechino si investe di più - per la precisione il
47 percento in più - nelle tecnologie più innovative. E dato che queste sono essenziali per la competitività, le prospettive non appaiono buone.
IDC cita come esempi significativi le tecnologie di
intelligenza artificiale e di
Internet of Things. Le prime hanno un potenziale trasformativo enorme e nel periodo 2018-2022 gli Stati Uniti vi investiranno
quattro volte e mezza quello che investirà invece l'Europa. Il mondo IoT è rappresentativo perché è lo "innovation accelerator" che attrarrà più investimenti: per fare un paragone, 16 volte più dell'AI. Qui l'Europa è dietro gli Stati Uniti, ma è superata anche dalla Cina.
Il segnale di IDC è chiaro: investire in ERP, CRM e altri strumenti di business che ormai sono considerati commodity ha aiutato molte aziende europee,
ora però serve un cambio di passo che punti a tecnologie decisamente più d'avanguardia.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.