La prima avrebbe messo gli occhi sull'israeliana ScaleIo, per completare l’offerta di storage virtualization, mentre la seconda sta puntando su Composite Software.
La virtualizzazione è al centro delle mosse di espansione che
Emc e
Cisco stanno compiendo attraverso acquisizioni mirate.
La prima sta perseguendo un piano di rafforzamento del portafoglio di tecnologie software, per completare l’offerta
Software Defined Storage. Un mattone mancante sta per essere coperto con l’acquisizione di
ScaleIo, una start up israeliana che ha sviluppato
un sistema software di storage San in cluster battezzato Ecs. L’idea è che le appliance virtuali possano utilizzare la capacità disco presente sui nodi di un cluster di server virtualizzati, per aggregarli sotto forma di pool di storage condiviso.
La tecnologia di ScaleIo, che può essere implementata come Vm in un’architettura virtualizzata, può supportare cluster anche di grandi dimensioni, con diverse centinaia di nodi. Con l’acquisizione,
Emc aggiunge un mattone mancante alla propria piattaforma di Software Defined Storage
ViPr, recentemente presentata all’Emc World. L’operazione potrebbe chiudersi con un esborso stimato fra i 200 e i 300 milioni di dollari.
Cisco, invece, ha annunciato l’intenzione di assicurarsi
Composite Software, produttore di software per l’integrazione e la virtualizzazione dei dati. La tecnologia dell’azienda californiana, non quotata in Borsa, permette di ottenere
una vista virtualmente consolidata dei dati eterogenei, che siano memorizzati localmente o in cloud. Associata agli Smart Services di Cisco, l’offerta di Composite andrà a completare i software di integrazione di servizi “intelligenti” di
SolveDirect, realtà austriaca anch’essa di recente acquisita dal gigante californiano.
L’operazione dovrebbe essere finalizzata entro la fine di ottobre per un valore di 180 milioni di dollari.
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