L’unificazione tra cloud e data center è ancora più alla portata di mano con le nuove soluzioni Object Engine e DirectFlash Fabric
Il pioniere dello storage all flash prosegue nel suo viaggio verso il cloud.
Pure Storage amplia infatti l'offerta Cloud Data Services con due nuove soluzioni, Object Engine e DirectFlash Fabric, che completano
l'annuncio dello scorso novembre. L'idea sottostante è sempre quella di voler estendere al cloud pubblico, inizialmente su AWS e a seguire su altri provider, le peculiarità tecnologiche distintive di Pure Storage, in termini soprattutto di intelligenza e di funzionalità, offrendo in sostanza
la stessa esperienza di piattaforma, per venire incontro alle numerose richieste dei clienti che desiderano utilizzare anche nel cloud le tecnologie delle quali dispongono già on premise, senza alcuna differenza funzionale nell’usare
la data platform Pure Storage come appliance “in casa” oppure come software sul cloud.
Valorizzare i dati
Le due nuove soluzioni, Object Engine per il backup e DirectFlash Fabric per la rete storage, si aggiungono quindi ai primi tre prodotti annunciati a novembre, ovvero
Cloud Block Store per AWS, che è un block storage di livello enterprise operante sul cloud Amazon, la funzionalità
CloudSnap, cioè una protezione dei dati cloud sempre per AWS, e infine la
tecnologia di deduplica cloud-native StorReduce, frutto dell’acquisizione avvenuta in agosto della omonima società, che è alla base di Object Engine. Nell’illustrare le due nuove soluzioni,
Mauro Bonfanti, Country Manager di Pure Storage Italia, conferma a Impresa City che si tratta di “
due ulteriori componenti dell’annuncio fatto a novembre, che avevano come focus principale l’intento di facilitare il più possibile ai nostri clienti l’uso del cloud e di dare maggiore efficienza e valore ai dati memorizzati con le nostre infrastrutture. Le due innovazioni tecnologiche che annunciamo oggi hanno un impatto importantissimo sulla fruibilità dei dati e sulla loro valorizzazione”.
Mauro Bonfanti, Country Manager di Pure Storage Italia
Una data protection tutta nuova
In particolare, la prima delle nuove soluzioni è
Object Engine, declinata in due versioni e disponibile nella prima metà di quest’anno, che consente di rendere più rapido e più efficiente il backup.
Utilizzando le tecnologie cloud native di compressione e deduplica di StorReduce, ObjectEngine unifica ulteriormente il cloud e l’on-premise con un backup e ripristino rapido, senza interruzioni tra i due mondi.
Cuore del sistema è l’approccio "flash-to-flash-to-cloud", che permette di “s
postare comodamente i dati di backup in cloud e con la stessa facilità recuperarli, abilitando enormemente la capacità di spostare i dati in cloud ma soprattutto di riportarli on premise qualora vi sia la necessità”, sottolinea Bonfanti. Tutto questo
senza alcuna modifica nel workflow del backup esistente: le aziende che dispongono di processi di protezione dei dati con i principali fornitori, come
Veritas, Veeam o Commvault, noteranno che ObjectEngine opera in sintonia con questi.
Se il fabric è diretto
Il secondo annuncio è invece
DirectFlash Fabric, che “
va a soddisfare la crescente esigenza di performance da parte degli applicativi, che trovano nel sottosistema storage una maggiore efficienza derivante da una maggiore velocità di comunicazione tra l’host e la memoria storage, bypassando in sostanza l’iSCSI”, sottolinea Bonfanti, evidenziando che DirectFlash Fabric apporta una considerevole
ottimizzazione tra storage controller e host collegati attraverso reti veloci, rendendo Ethernet una delle opzioni più valide per lo storage all'interno dei data center. In concreto, la funzionalità DirectFlash Fabric permette il supporto end-to-end dei protocolli NVMe e NVMe-oF, cioè over Fabric, all'interno di
Purity 5.2, l'engine software-defined dei FlashArray di Pure Storage. Con DirectFlash Fabric le aziende possono migliorare le prestazioni delle applicazioni enterprise mission-critical e delle nuove applicazioni web-scale che tradizionalmente sono sempre state affidate allo storage direct-attached.
Come spiega una nota, altre soluzioni oggi esistenti potrebbero non disporre di tutte le funzionalità enterprise o potrebbero utilizzare NVMe over Fabric con Fibre Channel anziché la tecnologia RDMA over Converged Ethernet (RoCE), che offre il più grande incremento potenziale nelle prestazioni dei clienti Ethernet con una latenza ridotta del 50 per cento rispetto a iSCSI. Con questa nuova funzionalità,
Pure estende le proprie tecnologie DirectFlash agli ambienti Non-Volatile Memory Express (NVMe) over Fabric, per aumentare l'efficienza attraverso la rete, in particolare con
Red Hat Enterprise Linux, e per consentire alle applicazioni web-scale cloud-native come MongoDB, Cassandra e MariaDB di sfruttare i vantaggi e l'efficienza dello shared storage di livello enterprise. FlashArray//X supporta NVMe end-to-end sulle porte Ethernet 25G e 50G. L'interoperabilità con schede NIC compatibili con NVMe-oF è già disponibile o prevista da parte di Broadcom, Cisco, Marvell e Mellanox.
Con questo annuncio, conclude l’azienda, Pure Storage diventa il
primo produttore mainstream di storage enterprise a supportare NVMe-oF RoCE, una scelta che permette alle aziende di accorciare i tempi tra i supporti di memoria flash e le applicazioni, per ampliarne l'accesso real-time e migliorarne il consolidamento.
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