Fujitsu vuole concentrarsi sui servizi e lascia al canale le nazioni dove vende prevalentemente prodotti
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Allineare il business alle attuali tendenze di mercato che vanno verso i servizi e le soluzioni a valore aggiunto". È questa in sintesi la motivazione che
Fujitsu ha dato per una
profonda riorganizzazione della sua struttura europea. E non solo, dato che la riorganizzazione colpisce tutta la regione EMEIA (Europa, Medio Oriente, India, Africa). in sostanza la casa giapponese intende
trasformarsi in una "services-oriented company" e concentrarsi in particolare sulla crescita del business in questo senso.
A quanto pare non tutte le nazioni europee sono terreno fertile per questa crescita, tanto che Fujitsu ha deciso di mantenere la sua presenza diretta
solo nelle più promettenti. Nello specifico, resterà in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera.
Non che in queste nazioni andrà tutto comunque bene. Anche qui, secondo
diverse fonti, Fujitsu provvederà a
contenere i costi riducendo il personale. La divisione Global Service Delivery non sarà coinvolta dalla riorganizzazione ed è attraverso questa che Fujitsu intende seguire i clienti internazionali.
Nelle nazioni EMEIA dove evidentemente ritiene di aver sviluppato troppo poco la parte servizi, Fujitsu semplicemente
abbandonerà la presenza diretta e veicolerà i suoi prodotti solo attraverso il canale. Tra queste nazioni c'è in primo luogo
l'Italia, ma anche Arabia Saudita, Repubblica Ceca, Grecia, Israele, Sudafrica e Turchia. L'azienda sottolinea tra l'altro che nella regione già l'80 percento dei prodotti venduti transita attraverso il canale dei partner.
Secondo fonti sindacali, la riorganizzazione dovrebbe portare alla
chiusura delle sedi italiane di Milano e Roma con il conseguente licenziamento di tutti i dipendenti. A Milano i posti a rischio sono circa 190. Il processo di riorganizzazione di Fujitsu
inizierà il prossimo aprile e procederà gradualmente per fasi. Nell'intera regione EMEIA i tagli dovrebbero coinvolgere circa 1.100 dipendenti.
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