Forte crescita per il nuovo mercato degli edge processor ottimizzati per le reti neurali: crescono le applicazioni e anche i device coinvolti
Le tecnologie cambiano e permettono anche agli analisti di sperimentare nuovi ambiti. È il caso del
legame sempre più stretto tra intelligenza artificiale ed edge computing, che IDC ha quantificato con un nuovo studio - il primo - sul mercato dei cosiddetti
edge processor per le applicazioni di Artificial Intelligence. È un mercato che secondo IDC ha forti prospettive di sviluppo, perché i
processori tradizionali e le GPU hanno portato più potenza di calcolo anche ai dispositivi di edge computing, ma non sono sempre la soluzione più adatta.
IDC spiega che il successo delle applicazioni di intelligenza artificiale sta nei sistemi implementati all'edge. Qui "
decisioni prese istantaneamente grazie alle reti neurali - spiega
Michael Palma, responsabile del gruppo di ricerca Enabling Technologies and Semiconductor di IDC -
possono davvero creare valore, senza i problemi di latenza e connettività che possono mettere in difficoltà le soluzioni cloud-based".
È un pensiero condiviso da tutti coloro che sostengono l'importanza degli ambienti di
edge computing, ma dal punto di vista delle applicazioni di AI richiede lo sviluppo di
unità di calcolo ottimizzate e particolarmente efficienti, adatte all'uso in dispositivi che possono essere anche piccoli ed alimentati a batteria. Sono appunto gli edge processor, che possono essere
acceleratori pensati proprio per gestire reti neurali in device di questo genere oppure - e meglio, secondo IDC - processori host in cui sono
direttamente integrati componenti per l'intelligenza artificiale.
Questa classe di edge processor per l'AI dovrebbe muovere un mercato di circa
340 milioni di unità già quest'anno, con una crescita del 170 percento rispetto al 2018. IDC stima che nel 2023 il mercato conterà oltre
1,5 miliardi di unità. Lo spazio di crescita è ampio perché i dispositivi di edge computing fanno poco uso di processori specifici per l'AI. IDC indica che nel 2018 li integrava solo il 5 percento dei device.
La previsione è che questa penetrazione
salga al 40 percento circa nel 2023, con parallelamente anche un
aumento dei dispositivi di edge computing e quindi una doppia dinamica di crescita. IDC considera come "edge system" i client tradizionali (PC, smartphone, tablet), i dispositivi infrastrutturali di edge computing (gateway, server), altri enpoint, i dispositivi IoT. Tutti questi device possono essere
collocati in reti aziendali o domestiche per varie applicazioni, tra cui quelle di smart home,
videosorveglianza, automazione industriale, robotica.
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