Uno studio commissionato da Dell Technologies e VMware rivela che più del 55% delle imprese italiane permette, o sta pianificando di farlo, un orario di lavoro flessibile
Una ricerca di IDC per Dell Technologies e VMware svela che il 50 per cento delle aziende italiane ha già avviato programmi di smart working, con un ridisegno contestuale degli spazi di lavoro. Non solo: il 56 per cento delle imprese italiane offre, o prevede di farlo, un orario di lavoro flessibile, nel quale i dipendenti possono scegliere quando iniziare e finire la propria giornata lavorativa. Inoltre, il 45 per cento predispone, o sta approntando, una location flessibile per i propri dipendenti.
La ricerca, denominata “Future of Work”, che ha analizzato le strategie delle aziende europee circa all’utilizzo della tecnologia sul posto di lavoro, ha coinvolto Italia, Francia, Spagna, Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Regno Unito.
In questo scenario, oltre il 46% delle imprese italiane ha iniziato ad adottare nuove policy di sicurezza per essere in linea con i nuovi stili di lavoro. Questo dato è leggermente sotto la media europea (48%), con l’Inghilterra che guida la classifica (64%), seguita dalla Germania (57%). Fanalino di coda la Polonia, con appena il 37% delle aziende impegnate a interpretare il binomio tra sicurezza ICT e nuove dinamiche lavorative.
Per il 37% delle imprese italiane, il miglioramento dell’equilibrio tra vita lavorativa e privata dei propri dipendenti è uno degli obiettivi principali dei programmi di smart working. Si tratta di una cifra sotto la media europea (quasi 40%) e molto distante dai livelli registrati in Spagna (54%), Germania (49%) e Regno Unito (47%). Tra le barriere che rallentano l’adozione di progetti legati allo smart working in Italia si segnalano timori legati ad aspetti come sicurezza, privacy e governance aziendale.
“Le evidenze contenute nello studio di IDC dimostrano chiaramente come l’adattamento agli stili di lavoro del futuro sia ormai un tema centrale nelle strategie aziendali. Un numero crescente di imprese in Europa, infatti, si sta muovendo correttamente proprio in questa direzione”, ha commentato Marco Fanizzi, VP & GM Enterprise Sales di Dell Technologies. “In Italia, oltre il 45% delle imprese intervistate ha dichiarato di avere in programma un incremento degli investimenti relativi alla trasformazione del posto di lavoro nei prossimi 12 mesi. Ma il cosiddetto futuro del workplace non deve mirare solamente a soddisfare le necessità delle aziende. Al centro, bisogna mettere - senza alcun dubbio - le persone, chiamate a guidare nel concreto questa trasformazione”.
“I giovani oggi sono molto più selettivi quando devono decidere il posto dove andare a lavorare”, ha sottolineato Filippo Ligresti, VP & GM Commercial Sales di Dell Technologies. “Le aziende sono chiamate a trasformare il proprio workplace per attrarre, trattenere e permettere ai migliori talenti di esprimersi al meglio. Le persone sono il cuore pulsante dell’attuale trasformazione digitale, che sta cambiando radicalmente il modo in cui in futuro verrà interpretato il lavoro e l’ufficio fisico. Tutte quelle iniziative che mirano a migliorare l’esperienza di lavoro attraverso maggior flessibilità, mobilità e produttività avranno un impatto significativo sulle performance e sul successo delle imprese”.