A MongoDB World la piattaforma si evolve con funzioni che vanno oltre l'ambito database classico e puntando anche verso il mobile
La
developer conference di
MongoDB ha portato diverse novità agli sviluppatori che usano la piattaforma di
document database open source probabilmente
oggi più popolare. Le novità hanno riguardato il database in sé ma anche ambiti di sviluppo più trasversali, dal cloud al mobile.
Il database è stato aggiornato alla versione 4.2, che introduce tre evoluzioni principali. La prima è la funzione
Distributed Transactions, che permette di gestire transazioni atomiche (più tecnicamente, ACID) anche in una architettura MongoDB distribuita. Se per qualche motivo una transazione non si completa in una shard del cluster, viene ritirata in tutte le altre. Lo scopo della nuova funzione è
garantire l'integrità dei dati anche in applicazioni distribuite e complesse.
Sempre legata alla sicurezza è la nuova funzione di
Field Level Encryption. Gestisce la cifratura dei dati a livello di campo e non di colonna, avviene lato client e non lato server per una
maggiore confidenzialità delle informazioni. La funzione non richiede di modificare il codice già scritto. Terza novità: una maggiore integrazione tra MongoDB e
Kubernetes per la parte di management.
Lato cloud sono state presentate alcune funzioni per chi utilizza
Atlas, ossia la versione nella "nuvola" del database.
Atlas Data Lake permette di eseguire query su dati conservati in bucket AWS S3 usando direttamente MongoDB Query Language (MQL). Questa opzione, secondo MongoDB, porta una notevole semplicità all'analisi di basi dati complesse. Sarà quindi estesa anche ai cloud di Google e di Microsoft, ma non si sa con quali tempistiche.
Le altre funzioni presentate riguardano la
ricerca testuale in database MongoDB (Atlas Full-Text Search) e la
visualizzazione grafica (con grafici, mappe e dashboard) grazie a MongoDB Charts.
Infine, sono stati dati nuovi dettagli sull'integrazione tra le tecnologie MongoDB e quelle acquisite con
Realm lo scorso maggio. L'obiettivo è realizzare una nuova piattaforma adatta alle
applicazioni mobile e cloud-native. Lo si conseguirà unendo il protocollo di sincronizzazione di Realm con la parte cloud di MongoDB Atlas. In particolare, l'integrazione riguarda le
componenti serverless di Stitch.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.