Oracle OpenWorld 2019 live. Sale sul palco Larry Ellison nel primo giorno ufficiale di lavori e si alza il sipario sulle novità più interessanti. «Con il machine learning e il nostro pensiero “autonomous” eliminiamo gli errori umani, facilitiamo la vita di tutti. Il primo passo è Oracle Autonomous Linux»
Oracle OpenWorld 2019 live. Primo giorno lavori, in una San Francisco vestita come sempre a festa, come da copione sale sul palco Larry Ellison e si alza il sipario sulle novità più interessanti. Pronti via eccoci: Oracle estende il suo modello “autonomous” al sistema operativo Linux. Un annuncio che, del resto, fa “scopa” con un focus totale e completo proprio sul concetto di intelligenza artificiale applicata in prima istanza alla gestione dei database e, come conseguenza, a tutta l’infrastruttura ICT. Dalle parole ai fatti ci pensa Larry Ellison in persona a chiarire il concetto: «Che cosa è Autonomuos? Semplice, un modo di pensare ai database ma anche a storage, server, cloud e sistema operativo in maniera atuonoma. Come a piattaforme che, grazie al machine learning sono in grado di essere più sicure, facili da aggiornare e… soprattutto eliminano gli errori umani. Se oggi i dati vengono rubati, se oggi il cloud viene messo in difficoltà è quasi sempre “colpa” degli errori umani. Per eliminarli l’intelligenza artificiale è il sistema più efficace».
Qui anche un commento live del keynote, a pochi minuti dalla conclusione
Oracle OpenWorld 2019 ecco Oracle Autonomous Linux
Detto del quadro di insieme, Ellison entra immediatamente nel cuore della questione: «Oracle oggi ha segnato una pietra miliare nella strategia “autonomous” con la disponibilità di Oracle Autonomous Linux. Oracle Autonomous Linux, insieme al nuovo Oracle OS Management Service, è il primo e unico ambiente operativo autonomo che elimina la complessità e gli errori umani per offrire risparmi, sicurezza e disponibilità senza precedenti per i clienti.
Mantenere i sistemi “aggiornati” e sicuri è una delle maggiori sfide in corso che l'IT deve affrontare oggi. Le attività possono essere noiose e soggette a errori ed estremamente difficili da gestire in ambienti cloud su larga scala. Con Oracle Autonomous Linux, i clienti possono fare affidamento su capacità autonome per garantire che i loro sistemi siano sicuri e altamente disponibili per prevenire gli attacchi informatici».
Oracle OpenWorld 2019, Oracle Autonomous Linux, le caratteristiche
Venendo alle caratteristiche tecnice,
Oracle Autonomous Linux, in collaborazione con Oracle OS Management Service, utilizza il machine learning avanzato e funzionalità autonome per offrire «risparmi, sicurezza e disponibilità senza precedenti e libera risorse IT critiche per affrontare iniziative più strategiche». Il tutto attraverso tre elementi chiave:
Eliminazione della gestione manuale del sistema operativo: si parla come detto del primo sistema operativo autonomo al mondo nel cloud capace di offrire patch, aggiornamenti e tuning automatizzati senza intervento umano. Basato su un'immagine Oracle Linux preconfigurata offre aggiornamenti automatici giornalieri del pacchetto, ottimizzazione dei parametri del sistema operativo e raccolta della diagnostica del sistema operativo.Protezione e aggiornamenti: si parla di aggiornamenti automatici giornalieri del kernel Linux e delle librerie. Ciò non richiede tempi di inattivitàe offre un livello superiore di sicurezza. Il rilevamento degli exploit noti fornisce avvisi automatici se qualcuno tenta di sfruttare una vulnerabilità che è stata già aggiornata e sistemata da Oracle.«Grazie a questo ambiente – ha concluso Ellison– abbiamo eleminato il downtime. Autonomous Linux infatti include patch e aggiornamenti automatici mentre il sistema è in esecuzione, eliminando i tempi di inattività inutili per gli utenti e il sistema».
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