Il mercato della collaboration resta frammentato e quindi dinamico, con ampi spazi di crescita per chi propone soluzioni innovative
Le esigenze degli utenti in quanto a
collaboration stanno cambiando. E di conseguenza lo stanno facendo anche le soluzioni proposte dai vendor. Questo in un mercato che
non è ancora ben consolidato e che anzi vedrà importanti modificazioni. È il parere di Gartner.
Secondo cui in particolare sarà l'abitudine a comunicare attraverso piattaforme nuove e molto intuitive a portare novità nel mondo della collaboration.
L'attenzione è ovviamente rivolta alla comunicazione ed alla collaborazione attraverso
social network ed instant messaging. Queste forme di interazione sono
familiari alle nuove generazioni di lavoratori. E ciò ha importanti implicazioni per il modello del cosiddetto
Digital Workplace. Al suo interno, strumenti come
Slack oggi sono percepiti come efficaci ma allo stesso tempo semplici, replicando nel mondo business approcci che hanno conquistato quello consumer. E che in parte si sovrappongono ad entrambi, in maniera positiva.
Il successo di prodotti come Slack è possibile, indica Gartner, anche perché il mercato della collaboration è
molto frammentato. Comprende soluzioni molto diverse fra loro, come ambito e funzioni, e che non sono percepite come concorrenti. Questo è
positivo per l'innovazione, perché software house "creative" possono sviluppare prodotti anche molto verticali e specifici senza dover tutelare o supportare ingombranti piattaforme preesistenti.
Anche le aziende utenti si stanno rendendo conto di questa evoluzione. E la stanno
favorendo con le loro scelte di acquisto. L'idea di avere una piattaforma comune per tutte le funzioni di comunicazione e collaboration piace ancora, è vero. Ma gli utenti hanno compreso che per un singolo vendor
non è possibile sviluppare al meglio ed abilitare tutte le funzioni possibili. Continuando parallelamente ad innovare introducendo elementi nuovi, dai social analytics agli assistenti virtuali.
La conseguenza di questa visione è che le aziende utenti stanno adottando un
approccio differenziato, in cui si scelgono vendor specifici per esigenze diverse. Ciò è facilitato dal fatto che molte funzioni di collaboration oggi esistono sotto forma di
servizi cloud, quindi attivabili facilmente a piacimento.
Lo svantaggio è semmai per alcuni vendor più tradizionali che offrono soluzioni di collaboration slegate dal cloud. Questi vendor dovrebbero, secondo Gartner, puntare sul fatti che la gran parte dei servizi cloud di collaboration
è tutto sommato generica. C'è ancora spazio quindi per chi, anche on-premise, copre in profondità profili d'uso specifici (vendite, marketing, supporto...).
Nel complesso, comunque, il mercato della collaboration è previsto in forte crescita da Gartner. Nel 2018 si stima abbia cubato a livello mondiale per 2,7 miliardi di dollari. La cifra dovrebbe salire a
4,8 nel 2023. Per allora la maggioranza (il 60 percento, per Gartner) delle applicazioni enterprise avrà qualche funzione di collaboration, anche social.
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