Un ROI del 17 per cento nell’arco di un anno è il dato medio che emerge da una ricerca a livello mondiale
Un ritorno sull'investimento (ROI) del 17% (15,3% per le aziende italiane) nei prossimi 12 mesi grazie all’implementazione di
progetti legati alla trasformazione digitale. È questo uno dei dati più rilevanti emerso da una ricerca condotta per
Avanade, il principale innovatore digitale nell'
ecosistema Microsoft.
Lo studio, realizzato da Vanson Bourne nello scorso giugno su un
campione internazionale di 1.150 manager di aziende di tutto il mondo tra cui l’Italia, fornisce indicazioni sui potenziali impatti della trasformazione digitale e sulle principali aree di interazione in questo ambito, tra cui intelligenza artificiale, strategia, efficienza, esperienza cliente e innovazione.
Tra i principali dati emersi dalla ricerca, spicca il fatto che
il 92% dei manager intervistati ha citato la trasformazione digitale dei sistemi e dei processi aziendali come la principale priorità aziendale e ben il 96% (99% in Italia) dichiara di disporre di una strategia di digital transformation. Riguardo ai benefici attesi, in media, i partecipanti al sondaggio si aspettano un ROI pari al 17% (15,3% in Italia) generato dall’impegno sul fronte della trasformazione digitale, mentre
l’81% (83% in Italia) concorda sul fatto che dalla trasformazione non ci si attende più soltanto un aumento della produttività garantito da processi aziendali semplificati, ma anche un miglioramento continuo che si concretizza nell’innovazione dei processi stessi.
Non solo:
l’intelligenza artificiale ha assunto un’importanza fondamentale nella trasformazione digitale, anche se molte aziende fanno fatica a implementarla in maniera efficace. Tuttavia, il 43% del campione dichiara di avvertire segnali di
“digital fatigue”, ovvero si trova ad affrontare una fase in cui gli sforzi di implementazione della strategia digitale non si traducono ancora in un ritorno economico.
Riguardo infine agli
ostacoli che rallentano la digital transformation, il 46% (47% in Italia) identifica nell’assunzione e formazione di personale idoneo l’ostacolo principale all’implementazione delle iniziative di trasformazione digitale, mentre oltre l’80% ha difficoltà nello sfruttare appieno dati e insight a beneficio del proprio business.
"Quello che emerge con chiarezza dal nostro studio è che il successo delle aziende nell’era digitale sarà determinato da tre fattori fondamentali: l’innovazione, da perseguire con l’acquisizione di competenze e l’integrazione delle tecnologie; l’esperienza, offerta ai clienti finali ma anche ai dipendenti; e infine l’efficienza, che si ottiene sfruttando l’automazione per snellire i processi operativi e focalizzare le risorse sui processi a valore aggiunto", sottolinea
Emiliano Rantucci, General Manager di Avanade Italy. “C’è però bisogno anche di più trasversalità e diversità, di una presa di coscienza totale dello sviluppo dei processi di trasformazione digitale, e di un approccio manageriale diverso, meno esecutivo e più coinvolgente".
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