Intel compra Havana Labs per potenziare la sua offerta di acceleratori per il machine learning. Stavolta pensando al data center.
Intel dà una accelerazione alle sue attività in campo accelerazione hardware per il
machine learning. Lo acquisendo l'israeliana
Habana Labs, in una operazione valutata due miliardi di dollari. Non moltissimo, quantomeno se rapportato alle stime di Intel. Secondo cui il mercato dell'hardware AI raggiungerà i 25 miliardi di dollari entro il 2024.
Intel ha
acquisito Habana Labs essenzialmente per due prodotti. Il
Goya AI Inference Processor è l'unico prodotto disponibile. Ed è anche il prodotto con cui Habana Labs è passata da essere una startup in "stealth mode" a un'azienda vera e propria, verso la fine del 2018. Intel Capital era uno degli investitori grazie a cui Habana Labs è cresciuta in quella fase. Goya è un
acceleratore per l'esecuzione di algoritmi di machine learning. È il prodotto di circa due anni di ricerca e sviluppo. È pensato per varie applicazioni inferenziali. Principalmente il
riconoscimento delle immagini. Ma anche la traduzione del testo in varie lingue o la sentiment analysis.
Il secondo prodotto di Habana è il
Gaudi AI Training Processor. Per ora è in fase di test "presso alcuni clienti hyperscale", tra cui Facebook, ed è stato annunciato lo scorso luglio. Tecnologicamente è un passo avanti rispetto a Goya, e lo complementa. È una piattaforma hardware per l'
addestramento di algoritmi di machine learning, pensata per essere installata nei data center dei cloud provider che offrono servizi in tal senso. O delle grandi aziende che utilizzano intensamente l'intelligenza artificiale.
Goya e Gaudi possono, e in teoria dovrebbero,
operare insieme. Un'azienda può
addestrare algoritmi di AI usando sistemi potenziati con Gaudi. E poi far eseguire questi algoritmi usando sistemi che integrano Goya. Questi sistemi possono essere on-premise ma anche in installazioni periferiche. Nella logica della
decentralizzazione dell'AI, almeno per la parte operativa.
Non è la prima volta che Intel investe in aziende specializzate in hardware per l'AI. Tra l'altro, gli sviluppi di Intel in questo campo sono guidati da
Naveen Rao, fondatore di una delle aziende acquisite. Ossia quella
Nervana che doveva portare sul mercato - ma non è ancora successo - soluzioni simili a quelle di Habana Labs. Nella stessa ottica si possono valutare anche le acquisizioni di
Movidius,
Mobileye e della stessa
Altera.
Stavolta Intel sottolinea che l'acquisizione è
mirata in campo data center. E che è necessario avere un ampio portafoglio di prodotti per seguire i tanti modi in cui le aziende usano il machine learning. Resta per ora un po' in secondo piano la necessità di omogeneizzare le varie tecnologie acquisite in
una visione tecnologica integrata. Andando oltre le soluzioni puntuali, per quanto esse siano effettivamente necessarie.
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