Al CES 2020 ha debuttato Portenta, una piattaforma specifica per le applicazioni di IoT industriale
Arduino ha legato il suo nome al fenomeno del movimento Maker. Mettendo alla portata di chiunque la programmazione di microprocessori, attuatori ed altri componenti elettronici ed elettromeccanici. Aggiungiamoci la connettività, ed era una sorta di
Internet of Things in piccolo. Prima del boom della IoT industriale e di
altre applicazioni simili.
Non è quindi strano se i prodotti di Arduino, per quanto semplici,
sono stati adottati anche per applicazioni "serie". E non solo da appassionati di open hardware. La società stessa parla di "
migliaia di imprese che già usano Arduino come una piattaforma per l'innovazione". Serviva forse
un passo in più, proprio per la sempre maggiore importanza delle applicazioni di IoT industriale. O comunque in campo aziendale.
Il passo è stato fatto in occasione del CES 2020 di Las Vegas. Con la formalizzazione di un "braccio" aziendale -
Arduino Pro - che si
presenta come realtà focalizzata sulle aziende. In particolare per chi si avvicina al campo della IoT industriale, ma non solo.
L'idea è quella di proporre
una piattaforma IoT completa: hardware, software, servizi cloud, persino connettività cellulare. Con in più la possibilità di connettere l'hardware Arduino ad ambienti cloud-IoT
di grandi provider. Come AWS, Microsoft, Google.
Al CES 2020 Arduino ha portato anche una nuova famiglia di board programmabili. Pensate per le applicazioni di IoT industriale più esigenti, hanno caratteristiche e prestazioni superiori alle board "classiche". La nuova linea si chiama
Arduino Portenta e comprende al momento solo la board H7, dotata di due core ARM (un Cortex-M7 e un Cortex-M4). Esegue vari tipi di codice (Arduino, Python, JavaScript) e anche algoritmi di machine learning creati con TensorFlow Lite.
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