Da qui a cinque anni, il 25% della spesa aziendale per la sicurezza riguarderà sviluppo, attuazione e mantenimento della fiducia digitale
Nell’era della trasformazione digitale, senza una continua dimostrazione di fiducia, la reputazione di un'azienda è a rischio e il business può esserne influenzato negativamente, avverte
IDC, sottolineando che il cosiddetto
digital trust è uno dei principali valori su cui poggia l’economia digitale e che alimenta un volume sempre maggiore di processi e transazioni B2B e B2C. Al riguardo,
IDC stima che, entro il 2025, il 25% della spesa aziendale per la sicurezza sarà dedicato allo sviluppo, all'attuazione e al mantenimento della fiducia digitale.
Di conseguenza, le organizzazioni che sviluppano strategie digitali devono
valutare l’elemento fiducia nella formulazione di queste strategie, con la necessità di instaurare un rapporto di fiducia con clienti, partner e dipendenti. Questo significa considerare in modo olistico i vari impatti sul business della violazione della fiducia, inclusi i rischi finanziari, reputazionali, legali e normativi.
Oggi però aziende e istituzioni possono
guadagnare la fiducia di clienti, partner e dipendenti agendo su tre aspetti fondamentali: garantire la sicurezza di dati, informazioni e documenti; garantire la sicurezza e la certezza dell'identità digitale; e infine garantire il rispetto della normativa vigente.
Si tratta di obiettivi possono essere raggiunti soltanto
se la digital transformation coinvolge in modo profondo anche i processi e i workflow cosiddetti “document intensive”, dove la digitalizzazione non consiste nella pura e semplice sostituzione della carta, ma prevede l'implementazione delle tecnologie più innovative, come cloud, big data e machine learning, per
rimuovere le inefficienze dei silos informativi e dei processi isolati.
Workflow documentali più efficaci consentono di ottenere
benefici tangibili sia sul front-end sia sul back-end: se ne parlerà in dettaglio durante il roadshow "
Establishing Trust in Digital Workflows” organizzato da IDC e
Aruba Enterprise tra marzo e giugno 2020.
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