Alcuni consigli per mettere in sicurezza i dati, partendo dalla constatazione che nel 2018 un’azienda italiana su cinque ha perso in modo irrecuperabile una parte dei propri dati
La giornata mondiale dedicata al backup cade anche quest’anno nell’ultimo giorno di marzo. E
Aruba non fa mancare i propri consigli per mettere in sicurezza i propri dati, partendo dalla constatazione che nel 2018 un’azienda italiana su cinque ha perso in modo irrecuperabile una parte dei propri dati.
Ma
quale backup scegliere tra le diverse tipologie? Si va dalla possibilità di copiare i propri dati su un
supporto fisico come un hardware esterno o una chiavetta USB alla possibilità di copiare i dati su un servizio di
rete locale tramite un FTP privato o un secondo computer in rete, fino alla possibilità di utilizzare un
servizio di backup online, in cloud, che conservi i dati su server fisici all’interno di data center certificati.
A queste tre possibilità attengono differenti livelli di tutela e sicurezza. Nel caso dei
supporti fisici, per esempio, questi possono essere soggetti a malfunzionamenti e rotture oltre che a furti; non solo, è molto frequente che i supporti di backup siano conservati per distrazione nello stesso luogo in cui si tiene il proprio portatile, motivo per cui, come potrebbe accadere
in caso di furto, diventa inutile l’intera operazione di backup. Nel caso del
backup FTP. Nel caso di un sistema FTP privato o di un secondo dispositivo presente in rete
i rischi restano simili, per quanto questo genere di soluzione riduca al minimo la possibilità di perdere i dati per cause di forza maggiore.
Riguardo al
Cloud Backup, in epoca di GDPR, compliance normativa e di una sempre maggiore attenzione per la privacy e la protezione del dato, diventa cruciale poter contare su un sistema di salvataggio dei dati flessibile e integrato. Con questa soluzione i
file vengono criptati e sincronizzati in tempo reale sui server del data center che ospita il servizio, rendendo il backup pienamente sicuro: i dati vengono infatti
ospitati su cloud server protetti da sistemi di disaster recovery, quindi ridondati su siti secondari, in grado di far fronte a qualsiasi evento dannoso.
In questo momento storico, in cui la maggior parte delle aziende italiane si è dovuta attrezzare in tempi record per favorire lo
smart working risulta utile adottare delle soluzioni di backup per la sicurezza dei dati. Nello specifico, nel caso in cui si scelga di utilizzare soluzioni in cloud, tutti i dati aziendali presenti nella postazione di lavoro di ogni dipendente vengono memorizzati nelle cartelle locali, a loro volta sincronizzate in tempo reale con server in cloud, così da garantire la disponibilità dei dati anche in caso di un guasto del disco hardware.
“In un mondo in cui i supporti hardware cedono il passo alla virtualizzazione, è sempre più necessario affidarsi a soluzioni che si dimostrino sicure, certificate e in grado di proteggere i nostri dati. – ha commentato
Gabriele Sposato, Direttore Marketing di Aruba -
Sarà sempre possibile sostituire un hardware o un dispositivo che ha subito danni, ma è essenziale che non vengano persi i dati contenuti al suo interno. Motivo per cui l’attuale tendenza per garantire la sicurezza dei dati, personali o di lavoro che siano, è quella in primis di privilegiarne l’esternalizzazione su piattaforme cloud e comunque affidarsi a un sistema efficace e testato di backup.”
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