Cambio in corsa per Nutanix Next On Tour, che in due ore e mezzo di streaming ha proposto un’ampia carrellata dei temi del momento su cloud, VDI e iperconvergenza
Buona la prima. Alla prova dell’evento declinato al virtuale, Nutanix non si è fatta cogliere impreparata. E così,
Nutanix Now, la cui edizione italiana si è svolta ieri, ha
concentrato in uno streaming di poco più di due ore molto intense i contenuti delle tre tappe dell’evento .Next on Tour di marzo, giocoforza cancellato causa
emergenza sanitaria.
“
Abbiamo deciso di rendere digitale un tour che avrebbe toccato 26 città per almeno 8.000 partecipanti”, ha esordito
Dheeraj Pandey, Founder, Ceo e Chairman di Nutanix, nell’inaugurare l’evento, rigorosamente dallo studio di quella che presumibilmente è la sua abitazione, spiegando che “
nelle circa tre ore di Nutanix Now sono previste sessioni tecniche dei nostri esperti di prodotto e di engineering, per dare pareri, condividere best practice su aspetti quali per esempio il cloud, la virtualizzazione dei desktop, e su come gestire al meglio le operazioni da remoto”.
Oltre l’iperconvergenza
Con
Alberto Filisetti, Country Manager per l’Italia, e
Christian Turcati, Technical Director per l’Italia, si è entrati nel vivo dell’agenda, che ha visto i due manager illustrare brevemente alcune eccellenze di casi italiani accomunati dall’implementazione del telelavoro, come per esempio la
Regione Veneto oppure
Inail, che ha potuto estendere con successo lo smart working a tutta l’azienda grazie a
Nutanix in collaborazione con Citrix e DXC Technology.
“
Sicuramente quello del telelavoro è un tema importantissimo oggi, visto il momento che stiamo vivendo”, ha sottolineato Alberto Filisetti, facendo però notare che “
in questi dieci anni di storia Nutanix ha saputo ampliare moltissimo la sua impronta, partendo dalla VDI per andare verso l’iperconvergenza e oltre”. Lo spunto è stato colto da Christian Turcati, che ha evidenziato come “
l'iperconvergenza ci ha aiutato a rendere l'intera infrastruttura invisibile e semplice da gestire, ma tutti i servizi che abbiamo aggiunto stanno aiutando i clienti nell’orchestrare e governare le applicazioni rendendole multi-cloud, oltre a offrire servizi di disaster recovery as a service per proteggere applicazioni e dati”.
Scegliere il cloud
Ma non solo: “
anche l’offerta di servizi di Desktop-as-a-Service è fondamentale per attivare in modo molto rapido lo smart working, mentre tra le altre attività che ci vedono protagonisti vi sono anche i progetti di nuova generazione riguardanti l’Internet of Things e l’Edge computing”, ha aggiunto Turcati, sottolineando che “
un altro aspetto oggi importante è quello di poter distribuire le applicazioni in modalità hybrid cloud, con la possibilità di avere la gestione e il controllo in sicurezza del Public cloud, oltre ad avere indicazioni utili per scegliere quali applicazioni tenere on premise e quali invece muovere verso il cloud pubblico: tutto questo con Nutanix è possibile oggi, ma senza mai rinunciare alla semplicità che è uno dei pilastri caratteristici della nostra offerta, che trova nella ‘one click experience’ un concetto chiave”.
La visione multicloud
La visione
multicloud per il “prossimo decennio” è stata il piatto forte dell’intervento di
Tarkan Maner, Chief Commercial Officer di Nutanix, che ha rivendicato il posizionamento dell’azienda nel mercato dell’iperconvergenza, le cui infrastrutture sono chiamate a “
evolvere alla luce dei nuovi scenari cloud, ibridi e multi-cloud”. In questo contesto,
Nutanix è più solida che mai, con un volume attuale di clienti nell’ordine dei 16mila, in crescita di 3.500 anno su anno, ovvero “
quasi 1.000 al trimestre”, come ha tenuto a sottolineare Maner, ponendo anche l’accento sui
300.000 nodi installati e un volume d’affari nell’ordine dei 2 miliari di dollari, con ulteriori opportunità di una “
crescita sostenibile anche a lungo termine in ragione della transizione nel modello di business che riguarda oggi il 98% delle aziende, che sta passando dalle architetture hardware a quelle incentrate sul software, con un buon 79% che guarda alla modalità dell’abbonamento”. È in questo scenario che si dipana anche la
strategia multicanale di Nutanix, con un unico Partner Program che oggi riunisce tutte le oltre 300 terze parti, dai partner di canale tradizionali fino agli OEM e alle stesse Telco.
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