Microsoft Build 2020 riacquista la sua connotazione da sviluppatori, sempre più nell'ottica dell'integrazione tra ambienti IT diversi e il cloud
La pandemia ha spinto i grandi nomi dell'IT a riorganizzare i loro grandi eventi in
sessioni virtuali. Tranne che in rari casi, questo ha portato ad eventi più focalizzati e chiari. Meno da grande keynote emozionale sul palco, ma con maggiore concretezza. Vale anche per
Microsoft Build 2020, che ha ritrovato la sua tradizionale
connotazione da sviluppatori. Quindi con meno annunci generici e di strategia, più novità di tool.
Gli annunci tecnici di Microsoft sono stati molti durante Microsoft Build 2020. Concentrandosi sugli elementi più "aziendali", le novità rilevanti toccano Microsoft Cloud for Healthcare, Synapse Analytics, Azure Stack Hub, Teams, il Fluid Framework.
Non tutte queste novità sono macroscopiche per gli utenti finali. Proprio perché sono destinate essenzialmente agli sviluppatori ed ai team DevOps. Ma, indirettamente, danno una idea precisa della strada tecnologica che Microsoft intende seguire.
Microsoft Cloud for Healthcare
Microsoft Cloud for Healthcare rappresenta
la prima verticalizzazione mirata di Azure. E non è un caso che riguardi un ambito - la Sanità - oggi fondamentale. E bisognosa di
evolvere digitalmente. Si tratta di una piattaforma ancora non definitiva. È in preview e Microsoft ne offre l'utilizzo gratuito per sei mesi. Si tratta di una
combinazione di servizi cloud anche già noti. Riorganizzati e ottimizzati pensando alle esigenze delle organizzazioni sanitarie.
Microsoft Cloud for Healthcare tocca per questo
cinque ambiti principali. Il rapporto con il paziente, la collaborazione dei team medici, l'analisi dei dati clinici, la sicurezza del cloud, la creazione di un ecosistema di partner che sviluppano moduli mirati. In questi ambiti Microsoft fa rientrare le funzioni di
varie sue piattaforme. Come Microsoft Dynamics 365 Marketing, Dynamics 365 Customer Service, Azure IoT, Microsoft 365, Microsoft Teams, le Power Apps.
I partner
coinvolti nello sviluppo di componenti mirate sono già molti. Diversi vengono dall'IT, anche applicata alla Sanità. Come Accenture, Allscripts, DXC Technology, KPMG, Nuance. Altri vengono dalla Sanità e dal medicale. Come Adaptive Biotechnologies, Humana, Novartis, Walgreens Boots Alliance.
Nuove componenti in Azure
In campo analytics, Microsoft punta da qualche tempo su
Azure Synapse Analytics, l'evoluzione di Azure SQL Data Warehouse. Secondo Microsoft il plus della piattaforma è unire le
funzioni di analytics evolute con il mondo del data warehousing. Ma, come
fa notare la stessa Microsoft, in questo scenario mancava ancora un pezzo. Il collegamento tra gli analytics in tempo reale e le piattaforme
transazionali.
Al Microsoft Build 2020 il gap si è colmato con
Azure Synapse Link. Un nuovo modulo che crea un collegamento diretto e real time tra un database transazionale in cloud e Synapse Analytics. L'obiettivo è
evitare tutte le operazioni ETL - Extract, Transform, Load - che di solito vengono attivate per collegare un sistema transazionale a una piattaforma di analisi dati. Synapse Link per ora prevede solo l'uso di Azure Cosmos DB. Ma in futuro supporterà anche Azure SQL, Azure Database for PostgreSQL, Azure Database for MySQL.
Azure Stack Hub è una piattaforma in
via di consolidamento che, per Microsoft, rappresenta la base tecnologica per realizzare ambienti di cloud privato. Integrati, volendo, con Azure in configurazioni hybrid cloud. Al Microsoft Build 2020 la piattaforma ha acquisito - ancora in preview o in fase di sviluppo, in realtà - funzioni di "fleet management" e di gestione dei container.
Nel primo ambito si tratta di funzioni per
gestire in maniera unificata ed integrata le varie implementazioni dello stack che un'azienda può avere nella sua infrastruttura IT. Nel secondo si tratta di
Azure Kubernetes Service Resource Provider on Azure Stack. Un managed service per la gestione in Azure Stack Hub di applicazioni containerizzate. In particolare, si occupa della creazione e della gestione automatizzata di cluster Kubernetes.
Collaborazione fluida
Come tutte le piattaforme di conferencing e collaborations, in queste settimane
Teams è stato
estremamente popolare. Logico quindi che a Microsoft Build 2020 ne venissero annunciati alcuni potenziamenti. Lato sviluppo, però, quindi relativi alla capacità della piattaforma di
integrare applicazioni mirate. Ora in Teams sarà ad esempio più semplice aggiungere bot sviluppati con piattaforme
low-code. Oppure applicazioni custom vere e proprie (le Power Apps).
L'integrazione potenziata riguarda anche piattaforme complesse, come Power BI. E
molti altri servizi di Microsoft, ad esempio quelli di Acxtive Directory. Anche per questo sono state migliorate tutte le funzioni che consentono agli amministratori IT di gestire le app che sono state (o possono essere) integrate in uno specifico ambiente Teams.
Sullo sfondo restano poi le possibilità del
Fluid Framework presentato da Microsoft. E potenziato al Microsoft Build 2020. Qui siamo ancora a livello di demo o poco più. Ma l'idea di fondo è passare dal concetto classico di documento alla sua scomposizione negli elementi di base: testo, grafici, tabelle, immagini, database e quant'altro. Questi diventano
elementi "atomici" del tutto autonomi. Che possono così passare da un'applicazione all'altra liberamente. E si mantengono costantemente aggiornati in tutte le loro "apparizioni", quando vengono modificati.
Microsoft Build 2020: due piccoli dettagli
Gli sviluppatori interessati ai dettagli più tecnici hanno avuto due novità su cui concentrarsi. La prima è
Project Reunion. Di fatto una convergenza tra lo sviluppo desktop Win32 e quello delle applicazioni UWP. In prospettiva sarà possibile usare una libreria unica di API. Per arrivare ad applicazioni indipendenti dal tipo di sistema operativo Windows sottostante.
La seconda novità è il miglioramento del
Windows Subsystem for Linux. Che ora è in grado di eseguire direttamente non solo le linee di comando ma anche le applicazioni con interfaccia grafica. Queste evoluzione serve agli sviluppatori che creano moduli per entrambi i mondi. Ma fa un po' effetto che a "sdoganare" - indirettamente e non esplicitamente -
Linux sui personal computer sia proprio Microsoft.