Il mercato storage segue la flessione generale dell'IT, con gli investimenti degli hyperscaler come unico fattore di spinta
La
flessione generalizzata nella domanda di tecnologia, a causa della pandemia, ha colpito anche il mercato dello storage. Il declino del business dello
storage esterno è
in linea con quello dell'IT in generale: -8,2% anno su anno. I dati sono quelli
IDC relativi al primo trimestre 2020. Ma nel complessivo declino ci sono anche indicatori positivi. Ad esempio il giro d'affari legato agli
hyperscaler. I produttori ODM che vendono direttamente a questi grandi utenti hanno visto il loro giro d'affari crescere del 6,9%.
Bene anche il comparto degli
All Flash Array: +0,4% anno su anno per un giro d'affari complessivo di 2,8 miliardi di dollari. Male invece gli
array ibridi: -11,5% per circa 2,5 miliardi di dollari.
Nel complesso, il mercato storage nel primo trimestre dell'anno ha visto
92,7 exabyte di capacità installata. Con un declino anno su anno del 18% circa. La fetta maggiore - 54,8 exabyte - riguarda gli hyperscaler. Altri 17,3 exabyte sono legati ai sistemi esterni dei produttori tradizionali. La quota restante di 20,6 exabyte è relativa allo storage integrato nei server. In valore, il mercato globale ha toccato quota
6,5 miliardi di dollari. Di cui la gran parte - 4,9 miliardi - legata ancora una volta agli hyperscaler.
IDC ritiene che la spesa dei grandi hyperscaler
dovrebbe restare "solida" per la prima metà del 2020. Questo come riflesso della propensione delle aziende a portare sempre più attività in cloud. Proprio per le
esperienze maturate nel corso della pandemia. Anche altri elementi, come l'incremento nella diffusione del
remote working e dello streaming multimediale, favoriranno questo trend di spesa.
Non tutti i vendor hanno reagito allo stesso modo al mercato "sofferto" di questi mesi. Alcuni hanno frenato più o meno quanto la media del settore, come
Dell e
Hitachi. Altri hanno sofferto di più, come
NetApp e
HPE. Altri ancora hanno guadagnato business, come
IBM,
Pure Storage e soprattutto
Huawei.
In realtà però il mercato storage era abbastanza stabilizzato e
la sua Top 5 non è cambiata. Dell Technologies ha aumentato il suo distacco sugli altri mentre le posizioni di rincalzo si sono compattate. Si è ridotto cioè il divario tra NetApp, HPE, Hitachi e i quinti a pari merito (IBM, Pure Storage, Huawei).
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