La pandemia ci ha portato un nuovo modo di concepire i luoghi di lavoro, dando indicazioni che Lenovo sta trasponendo nei suoi prodotti più recenti
A quasi nessuno piace l'espressione "new nornal". Ma è indubbiamente vero che dopo la fase critica della pandemia Covid-19
molte delle nostre abitudini sono cambiate. Nella vita privata come in quella professionale. Soprattutto quest'ultima è stata stravolta dal lockdown e dal relativo boom del remote working. Chi produce tecnologia - spiega
Emanuele Baldi, Amministratore Delegato e General Manager di Lenovo per l’Italia - deve tenere conto del nuovo scenario. In modo da proporre soluzioni che lo riflettano e che
rispondano alle nuove esigenze dei singoli e delle aziende.
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Da marzo in poi sono cambiate tante cose - sottolinea Baldi -
e l'emergenza ci ha costretto a lavorare in modo diverso. Non seguendo un processo lento e pianificato ma spesso in qualche modo forzato". Un processo però dal quale
possiamo trarre molte indicazioni. Lo ha fatto Lenovo stessa, con una indagine condotta su dieci nazioni, tra cui l'Italia, per capire come è evoluto il mondo del lavoro.
Si vede così che i molti timori aziendali sul remote working
erano a quanto pare infondati. Il 54% dei dipendenti italiani in telelavoro si sente più produttivo che in ufficio. Il 90% è disposto a fare volentieri il responsabile IT di se stesso. Tanto che il telelavoratore medio italiano
ha investito personalmente 305 euro per migliorare la sua postazione di smart working. Una delle medie più alte dell'indagine.
ThinkPad X1 CarbonCosì non stupisce che la maggioranza (52%) del campione si aspetta che il suo modo di lavorare
sia cambiato ormai per sempre. "
Non è più pensabile - spiega Baldi -
dire 'è finita l'emergenza, torniamo tutti al lavoro com'era prima'. E questa è una sfida per chi gestisce le aziende. Bisogna coniugare i plus dello smart working con quelli del lavoro classico".
Per certi versi anche i personal computer non possono tornare a essere quelli di prima.
Il PC è tornato prepotentemente al centro dell'attenzione perché le aziende e i singoli utenti si sono resi concretamente conto che senza di esso molte cose non si possono fare. O si fanno peggio. Nel remote working l'utilizzo del PC è poi stato percepito come
più critico che in ufficio. Si è più sensibili a come funziona il proprio computer, alle prestazioni che offre, a quanto appare sicuro contro le cyber minacce.
Tutte esigenze su cui lavorare, per Lenovo. "
Bisogna spendere molte energie anche a livello di engineering per portare sul mercato strumenti di lavoro più solidi, affidabili, personalizzati. E anche ragionare su come rendere le persone più produttive in scenari di smart working massivo", sottolinea Baldi. Smart working che per Lenovo
è ben diverso dal telelavoro. A casa l'utente è comunque in un ambiente un minimo controllato. Nello smart working l'ufficio "coincide" con il PC. Ovunque esso sia, in ambienti a priori non controllati e non sicuri.
ThinkBook PlusServono per questo prodotti di qualità, solidi, sicuri e capaci di tutelare la privacy degli utenti e delle informazioni. Per Lenovo la gamma commercial che risponde al meglio a questi requisiti è sempre la
ThinkPad, per la quale sono stati lanciati i nuovi ThinkPad X1 Carbon di ottava generazione e ThinkPad X1 Yoga di quinta.
Novità anche per la gamma
ThinkBook, con l'intenzione di continuare ad intercettare
le esigenze delle PMI e dei professionisti che considerano i prodotti ThinkPad un po' troppo "fascia alta" ma che sarebbero limitati dai prodotti consumer. La novità - già annunciata, quindi una conferma per il mercato italiano - per loro è il
ThinkBook Plus. In pratica un ThinkBook con un display e-Ink da 10,8 pollici integrato nella cover. Sul quale disegnare grafici, prendere appunti, ricevere notifiche, mostrare immagini.
Altre "conferme" di Lenovo sono l'offerta di PC desktop sempre più piccoli con i
ThinkCentre Nano M75n - un computer professionale a tutti gli effetti in soli 350 ml - e il lancio locale di
ThinkSmart View. Ora che c'è la necessità di comunicare e interagire facilmente con i colleghi, il piccolo device smart diventa ancora più interessante. Potendo abilitare sessioni di comunicazione via Microsoft Teams senza dover tenere per questo impegnato il proprio PC.
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