E’ ciò che pensa il vendor, che spiega cosa è DevOps e l’impatto che hanno le piattaforme container nell'implementazione su questo modello organizzativo
Oggi si sente spesso parlare di
DevOps. Ma di cosa si tratta?
Red Hat ne dà qui una sua interpretazione:
“Non è una cosa che si può risolvere con uno strumento, né è una metodologia, né richiede il reclutamento di persone super dotate per gestire tutte le attività del ciclo di vita dell'applicazione. Né si può dire che sia solo CI/CD”.
DevOps è un modello organizzativo leggero che coinvolge processi, persone e tecnologie al fine di ottenere un sostanziale
miglioramento nella gestione del ciclo di vita delle applicazioni, dal loro
sviluppo e collaudo, alla loro
implementazione fino al
funzionamento in produzione.
Un miglioramento sostanzialeMa in cosa si traduce questo miglioramento?
- Agilità: maggiore capacità di rendere disponibili ambienti e risorse senza aumentare, o addirittura riducendo i costi.
- Standardizzazione: minore sforzo nell'integrazione, nel test, nell'implementazione e nel funzionamento, incapsulando le differenze tra le applicazioni con un modello omogeneo e semplice.
- Stabilità: riduzione dei guasti e dei malfunzionamenti grazie all'automazione dei processi di test, implementazione, recupero ed escalation.
- Comunicazione: diminuzione delle tensioni tra le aree di sviluppo, test e funzionamento in modo da condividere obiettivi, processi e tecnologia.
- Velocità: come probabile conseguenza dei punti precedenti, il tempo che intercorre tra lo sviluppo di una nuova funzionalità e il suo impiego in produzione si riduce.
L’impatto dei container nell'implementazione di DevOps
A detta di Red Hat, quando
si incapsulano le applicazioni e le loro dipendenze in container non è più necessario sapere come queste vengono installate o configurate, o se la destinazione è on-premise o nel cloud.
Sono portatili. Queste
piattaforme container facilitano l'organizzazione di DevOps, fornendo un
modello comune e continuo tra Dev e Ops, consentendo al contempo la
separazione delle responsabilità senza interrompere la continuità e fornendo vantaggi specifici in termini di:
- Agilità: Creazione automatica degli ambienti di test, che vengono eliminati al termine della prova, o la creazione istantanea degli ambienti e delle risorse necessarie per il ciclo di vita completo di un nuovo progetto.
- Normalizzazione: Quando un operatore riceve un'applicazione, non ha bisogno di una guida per installarla, in quanto viene implementata come qualsiasi altro container. Non è necessario modificare file di configurazione specifici. L'applicazione viene monitorata automaticamente, in tutti gli ambienti.
- Stabilità: Promuovendo o trasferendo lo stesso container che ha superato il processo di test (QA) si evita l'iniezione di possibili guasti in fase di installazione o configurazione, o quelli derivanti da differenze tra l'ambiente sorgente e quello di destinazione.
- Comunicazione: Esiste uno standard per qualsiasi applicazione e per tutti gli ambienti (Kubernetes), parlano la stessa lingua.
Se implementati correttamente, questi aspetti
aumentano la velocità di consegna, riducono i costi e migliorano la qualità del servizio. Inoltre, piattaforme container come
Red Hat OpenShift sono oggi facili da adottare.
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