I recenti annunci del Commvault Future Ready commentati da Marco Fanizzi, VP & GM Emea e Vincenzo Costantino, Srr Director Sales Engineering Emea.
E’ un
’azienda sempre più pronta ad affrontare il futuro con tutte le carte in regola quella che si è vista lo scorso luglio
all’evento mondiale Commvault Future Ready, in cui il Ceo Sanjay Mirchandani ha disegnato il futuro dell’azienda focalizzato sul
dato e sulla sua gestione a tutto tondo, in uno scenario sempre più spinto di
Intelligent Data Management. Un evento denso di annunci tecnologici volti a corroborare
la strategia e il posizionamento di Commvault in quest’ambito; una posizione sempre più riconosciuta dal mercato, visto il riconoscimento della leadership per il nono anno consecutivo nel
quadrante magico di Gartner nella categoria
Data Center Backup & Recovery Solutions.
Tutti temi approfonditi post evento mondiale con la stampa italiana
da Marco Fanizzi, VP & GM Emea di Commvault e Vincenzo Costantino, Sr Director Sales Engineering Emea di Commvault: “Gli ultimi mesi hanno mostrato in tutta la sua evidenza quanto la tecnologia IT sia fondamentale per dare continuità alla vita quotidiana e al business e quanto i processi di Digital Transformation abbiano avuto una forte accelerazione”, afferma Fanizzi. In questo senso gli annunci di Commvault riguardano l’
estensione dell’offerta, il nuovo Partner Program, nonché
l’ampliamento delle partnership con attori di riferimento del mercato cloud. Da sottolineare in questo senso la
forte partnership siglata con Microsoft soprattutto per la proposizione
Metallic in SaaS:
“Tutti elementi di trasformazione verso l’Intelligent Data Management, che traguarda scenari multicloud verso cui traghettare partner e clienti”, prosegue Fanizzi. Di fatto, come spiega il top manager,
"si tratta di approntare evoluzioni tecnologiche, sviluppando la capacità di modellare soluzioni, nuovi modi di fruizione, nonché il pricing sulle moderne richieste dei clienti. Fare Data Management in ottica innovativa, dall’edge al cloud”. Da leggersi in questo senso appunto
la partnership con Microsoft che spinge la soluzione SaaS Metallic verso il futuro, ponendo Commvault al fianco di un vendor di rilievo proponendosi al mercato non solo come
ponte dal private al cloud/multicloud e viceversa ma anche come
piattaforma che permette ai clienti di avere reale
possibilità di scelta nel ‘catturare’ i dati e renderli standard a qualsiasi tipo di cloud, lasciando al cliente la possibilità di spostarsi senza soluzione di continuità da un ambiente all’altro. Non ultima
, l’attenzione più spinta alle dinamiche relative ai partner di canale, supportata dall’introduzione di
nuovi incentivi e rebate, per lavorare in modo sinergico, per accrescere il valore di entrambi: “
Vogliamo diventare più rilevanti sul mercato in termini di market share e questo lo possiamo fare estendendo le partnership, soprattutto con i Global System Integrator e i partner Cloud,”afferma Fanizzi.
Marco Fanizzi, VP & GM Emea9 anni di leadership nel Magic Quadrant di Gartner
E’ Vincenzo Costantino a entrare nel dettaglio delle novità tecnologiche, partendo dal riconoscimento attribuito da Gartner: “Per la 9° volta Commvault è nel Magic Quadrant dei leader, ma ancora più importante, è leader tra i leader; segno di quanto la nostra tecnologia sia innovativa rispetto a quella di qualunque vendor. Se solo quattro anni fa la leadership ci è stata riconosciuta per l'integrazione con le snapshot degli storage – alcuni competitor la stanno annunciando e introducendo solo oggi – e tre anni fa per avere abbracciato il tema dell’hpyerscale con il concetto di ‘scale out’ – e anche in questo caso molti competitor ci stanno arrivando solo ora - nel 2019 il riconoscimento ha riguardato l’impegno verso il cloud, confermato anche oggi, quando già siamo proiettati verso il multicloud. Gartner ci premia perché siamo almeno un passo avanti tecnologicamente rispetto a chiunque altro player del nostro mercato”, enfatizza Costantino. Commvault ha infatti ottenuto il rating più elevato in ambito physical server, virtual server e in Cloud:
“In sostanza, significa che siamo in cima in qualsiasi ambito e in qualsiasi tipo workload”, chiarisce Costantino. Si scende ulteriormente nel dettaglio rispetto alla valutazione Gartner che tiene conto di aspetti quantitativi e oggettivi: “
Commvault ha in assoluto il più ampio range di supporto di applicazioni di database e cloud pubblici di qualunque altro vendor del settore. Un aspetto fondamentale per chi occupandosi di data protection può gestire i dati e integrare qualunque applicazione utilizzata dal cliente e con qualunque applicazione scelta per il futuro e in qualunque infrastruttura, on premise, cloud e multicloud. Avere il supporto più ampio del mercato dà la garanzia ai clienti di essere sempre seguiti e protetti nel proprio viaggio di trasformazione”. Oltre a ciò come spiega Costantino:
“Nessun altro al vendor protegge lo stesso numero di Virtual Machine in cloud paragonabile in qualche modo a quello di Commvault e lo stesso dicasi per l’infrastruttura: l’offerta Commvault si integra con la maggior parte di storage cloud application, orientandosi a ciò che per gli altri è il futuro e per noi è il presente, cioè lo spostamento di workload applicativi tradizionali ad applicativi offerti dal cloud, tra cui vi è il database. Si osserva infatti un forte movimento di molti clienti verso soluzioni come Dynamo, Azure, MySQL, … e Commvault li supporta e integra tutti, aiutando i clienti a fare la migrazione dal database on premise magari legacy a una di queste soluzioni. Si tratta operazioni che a volte richiedono mesi di lavoro che per Commvault rappresentano invece funzionalità integrate in un modo automatico nella sua piattaforma.” Non ultima, l
'attenzione al ransomware superiore a qualsiasi altro vendor:
“Un argomento molto di attualità, ancora di più in questo momento di Smart Working intenso; il fatto di avere una soluzione che permette di gestire in maniera opportuna il ramsomware fa la differenza”, dice.
Le priorità dei Cio e i pilastri dell’offerta rinnovata
Tutti temi quelli indirizzati da Commvault oggi nella testa dei
Cio, come emerge da
una ricerca condotta dal vendor secondo cui l’80% delle aziende intervistate vede nel
Disaster Recovery la principale priorità, seguita dall’esigenza di far fronte agli attacchi
ramsonware (61%) e un'accelerazione incredibile sulla
Digital transformation (49%):
“Il 2020 sarà ricordato non solo per gli aspetti negativi ma anche per i passi avanti compiuti dal punto di vista tecnologico in termini di digital trasformation. Un contesto in cui il mondo dei dati appare complesso: aziende con più sedi, un numero sempre maggiore di cloud provider, con un cloud non più monovendor e una serie di soluzioni SaaS. Commvault affronta la gestione del dato attraverso in concetto di Intellingent Data Management, che passa da una soluzione unica per tutte le operazioni tradizionali relative al dato - immagazzinamento, protezione, utilizzo ma anche possibilità di guardarci dentro e trarre valore da esso - con l'agilità di muovere i dati e i workload da on premise al cloud in modo automatico e trasparente e con la giusta automazione”.
E’ in questo contesto che si innesta il
nuovo portfolio d’offerta aziendale, completamente rinnovato nel packaging e nei contenuti tecnologici.
Di tutte le soluzioni annunciate
solo quella di Backup & Recovery è, come dice il nome,
prettamente di backup, mentre
tutte le altre sono indipendenti da questa tecnologia, a significare che possono essere indirizzare tematiche relative all'infrastruttura in modo indipendente dal backup stesso.
Le soluzioni fino a ieri denominate
Activate per indicizzare il contenuto dei dati, oggi sono state divise in tre soluzioni per indirizzare altrettanti temi in modo che il cliente possa decidere di acquistare e utilizzare una o più di esse, senza la necessità di dotarsi dell'intero pacchetto: la soluzione
Commvault File Storage Otpitmization permette di indicizzare tutti i file presenti all'interno della azienda, i dati di produzione (non di backup) e attraverso una dashboard è in grado di indicare ai responsabili dell'infrastruttura la quantità dei dati utilizzati:
“Il prodotto offre una visione completa di tutta l'infrastruttura dei dati: quanti dati sono deduplicati, di che tipo sono, se sono consoni con il business e sono nel repository opportuno, quante copie ci sono e quanto di queste sono vive e quante possono essere archiviate. Un tema molto sensibile quando si parla di infrastruttura on premise che diventa ancora più importante quando si parla di cloud”;
Commvault Data Governance è la soluzione per valutare, indicizzare, tracciare tutti i dati sensibili presenti all'interno dell'azienda. L'azienda decide quali sono i dati sensibili e la soluzione permette di tracciarli opportunamente; ciò è importante per motivi di business, per motivi di accessi e di sicurezza e di responsabilità dell’azienda stessa nella gestione dei dati stessi;
Commvaul eDiscovery & Compliance indirizza invece i temi oggetto della direttiva europa Gdpr.
Ed ecco ora le novità vere e proprie. Commvault Hyperscale X nasce dall'integrazione di due prodotti best of breed: la soluzione dell’acquisita Hedvig di software defined storage scale out per la gestione e la migrazione del dato da un sito a un altro piuttosto che da on premise al cloud/multicloud con quella software Commvault:
“Innumerevoli i vantaggi della soluzione all-in-one, a partire dall’innovativo motore hyperscale Hedvig che permette di avere una scalabilità illimitata e consente ai clienti di semplificare e accelerare l'adozione del cloud ibrido”.
Nel nuovo Commvault Disaster Recovery pulsa invece il cuore della tecnologia precedente
Commvault Live Sync per la migrazione del dato e delle Virtual Machine; una tecnologia consolidata e già ampiamente utilizzata dai clienti, e oggi resa completamente indipendente dal backup:
“In sostanza, un cliente che oggi vuole replicare le proprie macchine virtuali da un sito all'altro, piuttosto che da un sito all'altro o in un cloud o n cloud può farlo utilizzando direttamente questa soluzione che permette di fare disaster recovery anche tra cloud. Una soluzione che vive di vita propria e supporta da subito gli hyperscaler Azure, Aws e Google Cloud”.
Nella parte classica di backup si innesta l’annuncio di
Commvault Backup & Recovery, una soluzione che include tutte le funzionalità relative al backup e all’archiviazione del dato, in grado di proteggere qualsiasi tipo di workload, file, database, applicazioni on premise piuttosto che in cloud o in SaaS:
“Tutto ciò che necessita di una soluzione di backup può essere protetto utilizzando direttamente questo singolo elemento”.
Commvault Complete Data Protection è invece l’unione delle due soluzioni precedenti, proprio per venire incontro ai clienti che vogliono avere le soluzioni di Backup & Recovery integrate a quelle di Disaster Recovery. In generale, tutte le soluzioni Commvault
sono gestite da una singola console, denominata Command Center, semplice e intuitiva; un unico punto di controllo da cui gestire tutte le soluzioni e i singoli moduli che si aggiungono nel tempo.
Vincenzo Costantino, Sr Director Sales Engineering Emea di Commvault:Si può stare sicuri
Un’attenzione particolare posta da Commvault va al tema della
sicurezza, in particolare del ransomware:
“Commvault ha incluso nella sua proposizione tutta una serie di tecnologie atte ad arginare atttacchi ransomware, a partire da funzionalità di Machine Learning e Intelligenza Artificiale per monitorare tutto ciò che succede nell’infrastruttura - on premise, in cloud, nel multicloud - su tutti i dati i dispositivi che ospitano i dati aziendali. Commvault li monitora in modo costante e se individua un’anomalia e in grado di segnalarla immediatamente, spingendosi molto oltre attraverso una serie di automatismi che consentono di arginare l attacco e ripristinare qualsiasi attacco al minuto prima riducendo di fatto gli impatti sul business”, spiega Costantino
. Una soluzione apprezzata dai clienti con tutta serie di procedure non solo tecnologiche, che include anche
funzionalità 'Air Gap', che creano una sorta di intercapedine tra i dati di produzione e quelli di backup; se si verifica un attacco ransomware questo non potrà mai cifrare i perché questi sono separati e distinti da quelli in produzione.
Hedvig e Metallic
Di rilievo l’annuncio di
Hedvig (multiprotocol storage), una soluzione di software defined storage scale out, che permette di utilizzare storage di tipo commodity, aggregarli e presentare questo spazio disco on premise così come allo stesso modo nel cloud. E
’ una soluzione software defined con hardware commodity (si scegli ciò che si vuole), con tutte le funzionalità di uno storage tradizionale – snapshot, replica, alta affidabilità, … con possibilità di replicare il dato senza limiti e di utilizzare il cloud con l'alta affidabilità e la gestione del dato esattamente come nell’on premise:
“Di fatto, si utilizza il cloud ma si controlla direttamente la distribuzione del dato stesso”.
Di elevato interessante in questo contesto l'integrazione con i container che prende forma in
Hedvig for Containers, una suite specifica studiata, ingegnerizzata e implementata per essere integrata in modo nativo con Kubernates:
“Hedvig parla esattamente lo stesso linguaggio dei container, integrandosi in modo nativo e automatico con essi, permettendo di avere tutte le funzionalità container sia on premise sia in cloud, sia dal punto di vista storage che di protezione del dato, quindi con l'alta affidabilità della soluzione stessa, nonché la sicurezza e l'automazione spinta a tutti i livelli dell’infrastruttura. In questo modo l’utente finale può avvantaggiarsi della flessibilità, mobilità e agilità dei container, abilitando un'infrastruttura ibrida multi-cloud in modo trasparente e automatico”. Ultima, ma assolutamente importante la componente
Metallic, che equivale a dire Commvault in modalità Software as a Service, con la possibilità di avere i dati’ backuppati’ e protetti in modalità as Service. La soluzione, annunciata lo scorso autunno in general availability negli Stati Uniti e in Canada, sarà rilasciata questo trimestre in UK e arriverà in Italia verosimilmente ad ottobre. Con motore Commvault e interfaccia semplificata e infrastruttura del cliente la più eterogenea possibile in Office 365, in cloud/multicloud, on premise,
Metallic migra, protegge e gestisce i dati all'interno di Metallic Storage, appoggiandosi in genere ad
Azure, consentendo però di fare lo stesso con il cloud che il cliente preferisce, piuttosto che gestire, e avere comunque una coppia on premise. Il tutto è fatto in modalità as a service, quindi sostanzialmente il cliente non deve intallare nulla, ma deve semplicemente comprare questo servizio che in automatico gli protegge i dati.
“I vantaggi di Metallic sono scalabilità, flessibilità, semplicità, velocità - si va upper and running in 15 minuti in quanto l'infrastruttura è remota nel cloud - nonché sicurezza - i dati sono cifrati e duplicati e replicati usando tutta l'infrastruttura tradizionale di Commvault - e cost-effective. Una soluzione in grado di crescere seguendo il business, fruibile in modalità pay per use”. Tre i pacchetti ad oggi disponibili: Metallic Core, per la protezione e il backup di Virtual Machine, file server e SQL;
Metallic Endpoint per la protezione di desktop e laptop;
Metallic Office 365, un pacchetto specifico per proteggere Sharepoint, Exchange, Onedrive, Teams e … implementato in modo preferenziale ed automatico direttamente su Azure.
In sintonia con Microsoft
Si colloca in quest’ambito la
partnership con Microsoft, dalla
duplice valenza: di sviluppo, in quanto i rispettivi laboratori di R&D lavorano in modo congiunto sulle innovazioni relative al mondo Paas e SaaS con l’obiettivo di accelerare il più possibile l'innovazione in questi ambiti;
e commerciale – le due aziende lavorano in modo congiunto sui rispettivi canali, e Commvault sul marketplace Microsoft, con la possibilità di
avere Metallic direttamente nel Marketplace di Microsoft: “In questo caso i clienti di Azure possono in automatico abilitare questo servizio e utilizzare i crediti di Azure anche per fare il backup dei propri dati, avendo un'infrastruttura all-in-one gestita da una singola interfaccia”.
Sembra proprio che sia tutto ‘Future Ready'…