Lenovo punta sull'iperconvergenza come base per supportare nuovi ambienti di remote working. Grazie anche alle partnership con AMD, Nutanix, Microsoft e VMware.
Il remote working resta con tutta probabilità una
caratteristica del "new normal", almeno per i prossimi mesi. La necessità di
supportare un numero elevato di utenti remoti impone qualche ripensamento per le infrastrutture IT delle imprese. Che lo hanno constatato, e spesso dolorosamente, durante il lockdown. Per
Lenovo l'iperconvergenza è una soluzione possibile a questa nuova necessità. Soprattutto sotto forma di soluzioni iperconvergenti che abilitino ambienti di
desktop virtuali.Partendo da questa constatazione, Lenovo ha sviluppato una nuova offerta di soluzioni pensate in logica "chiavi in mano" che
mettono insieme iperconvergenza e componenti cloud e di virtualizzazione in modo da creare velocemente Virtual Desktop Infrastructure (VDI). Pensando in particolare agli scenari utente in cui il remote working deve sposarsi con la protezione delle informazioni e l'affidabilità, come ad esempio la Sanità e la formazione a distanza.
Ma non solo questo: l'attenzione va anche all'edge computing e alla gestione dei dati.
Le novità principali rientrano in
tre linee di prodotto, realizzate unendo sistemi hardware Lenovo con le piattaforme software di tre partner tecnologici: Nutanix, Microsoft, VMware.
La prima novità riguarda nuovi server a doppio socket
Lenovo ThinkAgile HX basati su processori AMD Epyc e software
Nutanix pre-installato. Qui l'obiettivo è sfruttare la potenza dei processori AMD più recenti, e delle due GPU a bordo di ciascun nodo, per supportare un numero elevato di desktop virtuali. O per ridurre genericamente il numero di server che un'azienda deve usare per le proprie necessità. L'ambiente Nutanix pre-installato mira a
semplificare le operazioni di gestione degli ambienti virtuali, anche in configurazioni ibride e multicloud.
Proprio agli ambienti ibridi e distribuiti, con un occhio anche all'edge computing, è rivolta una seconda novità che deriva dalla collaborazione con
Microsoft. Si tratta di due soluzioni basate su Azure Stack HCI, che viene implementato sulle
appliance ThinkAgile MX. Il risultato sono le due soluzioni denominate
Lenovo ThinkAgile MX Azure Stack HCI Edge e Data Center. Che nascono per realizzare ambienti Azure in vari scenari, dal classico data center aziendale alle installazioni all'edge della rete. Il vantaggio ovviamente è avere uno stesso ambiente operativo ed applicativo - appunto Azure Stack - in tutta l'infrastruttura IT.
Dalla partnership con
VMware vengono invece le
Lenovo ThinkAgile VX HCI Solutions. Si tratta di sistemi pensati in modo specifico per le implementazioni di database
SAP HANA. Qui le componenti software VMware riguardano la creazione e la gestione di ambienti vSAN, come già accadeva per altre soluzioni ThinkAgile VX.
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