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ProRob traghetta le PMI nell'Industria 4.0

La startup ProRob ha fronteggiato la difficile missione di traghettare le piccole e medie imprese venete nell'Industria 4.0. ora punta ad espandersi all'estero.

Industria 4.0
"L'industria 4.0 rappresenta l'opportunità per le aziende di ripensare ed innovare i propri processi industriali per competere nel mercato globale attraverso maggior flessibilità ed efficienza". È questa la visione di ProRob, una startup tecnologica che è stata fra le prime in Italia a cavalcare l'Industria 4.0. Nata nell'ambito dell'incubatore Start Cube del Galileo Visionary District, il Parco Scientifico e Tecnologico di Padova, ProRob è frutto dell'invettiva di tre giovanissimi padovani che hanno un know how fortemente tecnico.

Dopo la laurea si sono avvantaggiati delle esperienze all'estero, divisi fra le università statunitensi Columbus e California University, nel periodo storico in cui è nata l'Industria 4.0. Non si chiamava ancora così, e in Italia il concetto era ancora sconosciuto e inapplicato. Ma le tematiche erano quelle che oggi vanno sotto questa denominazione.

Smart factories in Veneto

Forti di quanto appreso Oltreoceano, il fondatore Luca Barbazza e i suoi colleghi hanno avuto la consapevolezza di sapere fare le cose giuste al momento giusto. E hanno voluto farle dove ce n'era bisogno, ossia nella loro regione di provenienza: il Veneto. Un'area ricca di piccole e medie imprese, in cui c'era e c'è tuttora bisogno di sfruttare l'innovazione tecnologica per ottimizzare la produttività. I tre ragazzi ora sono diventati sei: non sono una folla, ma sono in grado di mettere in campo competenze a 360 gradi nell'ambito della digitalizzazione dei processi industriali e non solo. Oggi ProRob è una realtà consolidata che lavora nell'ambito delle Smart Factories.
prorob3Grazie all'esperienza sul campo i tre fondatori hanno ampliato i servizi: l'azienda sviluppa software, fa consulenze e si occupa anche di progetti di robotica. La consulenza riguarda tutto quello che occorre per portare o migliorare la digitalizzazione all'interno dell'azienda. Finora ProRob si è mossa all'interno delle PMI (che sono tante nel Veneto), l'esperienza accumulata gli ha permesso di iniziare ad approcciare anche le aziende di maggiori dimensioni.

I clienti sono accomunati dall'esigenza di digitalizzare, e mancando spesso le risorse interne per farlo, hanno la necessità di esternalizzare consulenza e servizi. La prima fase di cui si occupa ProRob è il supporto per individuare il modo migliore per compiere questo passaggio. Richiede tutti quei requisiti che vanno sotto il nome di Industria 4.0, quindi la capacità di creare il trasferimento digitale delle informazioni all'interno di tutti i processi produttivi aziendali. Il punto di forza è la creazione di valore mediante la massimizzazione del workflow produttivo. Le fabbriche diventano così interconnesse, grazie all'interfacciamento dei sistemi produttivi e all'integrazione di soluzioni customizzate sviluppate ad hoc, che mettono in contatto la parte produttiva con quella gestionale.

Robotica e didattica

Spesso, oltre ai programmi di produzione, il processo di digitalizzazione coinvolge anche i macchinari. È qui che entra in gioco la parte di sviluppo, anche in termini di piattaforme IoT. I ragazzi promuovono la creazione di idee tramite l'analisi sistematica e la ricerca scientifica che parte dall'analisi del problema presentato dal cliente. Individuano soluzioni ottimali sia dal punto di vista produttivo che da quello del mercato. Quindi sviluppano e ingegnerizzano sistemi meccatronici e software su misura, con soluzioni strutturate e modulari.
prorob2La terza area aziendale è quella dei progetti di ricerca e sviluppo. "Qui si apre un mondo – spiega Barbazza -  che va dallo sviluppo di schede elettroniche agli algoritmi di visione, alle applicazioni di robotica e automazione spinta". Non mancano poi le attività didattiche. Consistono nell'organizzazione di corsi di formazione professionale continua e specializzata nell'ambito dell'automazione e della robotica. Fra argomenti figurano le certificazioni di sistemi interconnessi per fruire delle agevolazioni previste dal Piano Nazionale Industria 4.0 e le competenze per condurre perizie tecniche.

L'occhio sull'Europa

A dispetto delle risorse limitate i progetti sono chiari. Barbazza e colleghi mirano ad espandere il business di ProRob e allargare l'attività anche all'estero. A spingere il raggio d'azione dell'azienda concorre anche l'ingresso di un grande investitore a gennaio 2020. È un'azienda che si occupa già di gestione e ottimizzazione, e che è carente di una parte più tecnica, ormai indispensabile. È su questo fronte che ProRob fornirà la sua esperienza, mantenendo la sua indipendenza. Barbazza spiega infatti che la quota incassata sarà utile per sviluppare il piano industriale che i fondatori hanno in mente, ma che per il momento non è contemplata un'acquisizione.
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