Anche se in modalità totalmente digitale, con tanto di 'basecamp' ricostruito scenograficamente in uno studio televisivo alle porte di Milano, l’evento annuale del campione del CRM in cloud non ha deluso le aspettative
Doveva tenersi come di consueto a fine maggio, ma la nota pandemia ha costretto a cambiare i piani. E così, l’
evento annuale italiano di Salesforce si è svolto verso fine settembre, e in forma digitale. Ma la ricchezza degli appuntamenti non ha avuto
nulla da invidiare l’evento Basecamp dello scorso anno, che vide più di 3mila presenze a Milano.
Il tema conduttore dell’evento digitale Salesforce Live Italy, iniziato il 22 settembre con una diretta condotta da Victoria Cabello in uno studio televisivo alle porte di Milano, dove era stato ricostruito scenograficamente una sorta di campo base, e proseguito nei giorni successivi con sessioni specifiche, è stato riassunto da
Federico Della Casa, Country Leader di Salesforce Italia, nelle tre parole chiave “
Cambiamento, evoluzione e coraggio”, che fotografano lo scenario del momento attuale nel quale non bisogna abbassare la guardia sull’innovazione e puntare sempre verso il futuro.
Valore per il futuro
Il tema del futuro è sempre rilevante: non a caso, Federico Della Casa ha sottolineato nel suo keynote l’impatto che
Salesforce e il suo ecosistema di partner e clienti è in grado di avere sull’economia italiana. Citando i dati di una ricerca IDC, è stato evidenziato che entro il 2024 vi saranno
10 miliardi di dollari di nuovi ricavi e 21.360 nuovi posti di lavoro diretti in Italia. Questi ultimi creeranno a loro volta altri 43mila posti di lavoro indiretti grazie alle opportunità che nasceranno tra fornitori e reti distributive al servizio dei clienti di Salesforce.
È anche per questo che, sempre secondo IDC, si stima che per ogni dollaro prodotto da Salesforce in Italia nel 2019, ne sono stati guadagnati 4,36 dall’ecosistema che vi ruota attorno e si prevede che
entro il 2024 tale cifra sarà di 6,43 dollari. Nel dettaglio, i prodotti e i servizi forniti dall'ecosistema Salesforce in Italia sono dominati da
servizi professionali (64%), ma comprendono anche abbonamenti cloud aggiuntivi (19%), oltre a software, hardware e connessioni di rete (17%).
Spazio ai trailblazer
Com’è tradizione degli eventi Salesforce, una parte centrale è svolta dai
trailblazer, ovvero i clienti che fungono da apripista nel creare modelli di business innovativi con la piattaforma di casa. Tocca infatti a loro raccontare come stanno vivendo le sfide della trasformazione digitale mantenendo sempre al centro i propri clienti, in quella che è stata definita una strategia Customer 360, grazie anche
all’azione insostituibile dei partner. Nella prima giornata vi è stato l’intervento di
Sara Assicurazioni e di
Moleskine, mentre le sessioni successive hanno visto alternarsi clienti del calibro di
Centro Diagnostico Italiano, Design Holding, Etro e AbitareIn, solo per citarne alcuni.
Unire tutti i touchpoint
Nel suo intervento,
Alberto Tosti, Direttore Generale di Sara Assicurazioni, ha raccontato come il processo di digitalizzazione dell’azienda fosse una chiara necessità ben prima dell’arrivo del Covid-19, poiché vi era sempre stata l’esigenza di
moltiplicare i contatti con i propri clienti utilizzando al meglio tutti i touchpoint e migliorando la customer experience. L’obiettivo di fondo, secondo Tosti, era quello di massimizzare le opportunità rese disponibili dalla Quarta Rivoluzione Industriale quali l’IoT, il digital marketing, i big data e l’Intelligenza Artificiale.
Tutto questo è stato possibile grazie allo
sviluppo di piattaforme di collaborazione, alla migrazione in cloud di tutte le applicazioni aziendali e all’adozione di una piattaforma di CRM di altissima qualità. Una sorta di “
tappeto volante”, di cui Salesforce è parte integrante, e che, secondo Tosti, ha permesso all’azienda di affrontare con agilità anche l’emergenza Covid.
Orchestrare le informazioni
Le parole di
Davide Nebbia, CIO di Moleskine, iconico brand caro a più di una generazione, hanno invece illustrato i motivi per cui oggi è sempre più essenziale che le aziende
investano nel digitale per rafforzare sempre di più la propria client experience: a maggior ragione per un brand così forte e riconoscibile per i consumatori di tutto il mondo come Moleskine.
In questo senso, l’elemento centrale del processo di trasformazione digitale intrapreso dall’azienda è il CRM, definito come “
un orchestratore di informazioni” in grado di coordinare i dati raccolti da tutti i processi di interazione con il cliente finale sui vari canali. La vera sfida rimane però una:
costruire un ecosistema digitale che consenta di cogliere le opportunità di innovazione che saranno disponibili nel lungo periodo.