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MySQL e il mondo enterprise: un matrimonio ideale

Il database open source più popolare è anche una piattaforma enterprise ideale per architetture applicative tradizionali e di nuova generazione. Grazie alla spinta di Oracle e al ruolo dell'ecosistema MySQL in generale.

Tecnologie
Può una piattaforma che è da anni stabilmente ai vertici delle classifiche di popolarità e interesse, avere un problema di immagine? Sembra una contraddizione, eppure per MySQL - che è appunto da anni il database open source più popolare e adottato nelle imprese - il problema si pone. Un problema, va sottolineato subito, estremamente positivo per i suoi utilizzatori, nel momento in cui se ne rendono conto. Perché il limite odierno di MySQL non è in quello che fa, ma nel fatto che la sua ricchezza di funzioni e il suo livello di "maturità aziendale" spesso non sono conosciuti pienamente. Così chi lo usa rischia in effetti di sottoutilizzarlo.

Oggi MySQL è un database che possiamo definire onnipresente, tanto elevato è il numero di aziende che lo adotta e di casi d'uso a cui si applica. Nel tempo ha acquisito funzioni che lo rendono uno strumento potenzialmente gradito a tutte le principali figure dell'IT aziendale, dagli sviluppatori ai business manager. Non ha problemi nemmeno a convincere (figurativamente) anche i CIO, perché nella sua versione Enterprise ha tutto quello che serve a una piattaforma su cui si basano processi business critical. Ed è anche un tool dall'approccio trasversale, in grado di supportare tanto le applicazioni tradizionali quanto il mondo dei microservizi.

Molti utenti non colgono e non sfruttano questa ampiezza di funzioni, anche se ne trarrebbero vantaggio, in parte per "colpa" di una caratteristica in sé vincente di MySQL: l'estrema semplicità di utilizzo. MySQL deve il suo rapido successo all'essersi presentato sin da subito come una piattaforma database di facile accesso ma con tutte le funzioni e le caratteristiche che ci si aspetta da un database relazionale. Molti utenti, viste soddisfatte subito le loro esigenze chiave, non vanno oltre. E in questo MySQL ha pagato anche lo scotto comune a molte altre piattaforme open source, sottovalutate proprio perché liberamente scaricabile e senza un costo d'acquisto.
database generico

Il lungo cammino di MySQL

Certo, in questi anni molto è cambiato nella percezione che le aziende hanno dell'open source. E molto è cambiato anche per MySQL, le cui direttrici di sviluppo hanno tratto un notevole beneficio dalla acquisizione da parte di Oracle. Passare sotto l'ala di una software house con importanti competenze in ambito database non è stato il freno che in diversi temevano, ma esattamente il contrario. MySQL ha acquisito man mano nuove funzioni di fascia alta, in molti casi senza distinzioni tra la versione Community e quella marchiata Oracle.

È stato un percorso di sviluppo accelerato che ha portato MySQL a toccare ambiti che una volta sembravano decisamente lontani. Non da ultimo, mandando definitivamente in soffitta la contrapposizione con il mondo NoSQL: dalla versione 8, MySQL è un database multi-modello che supporta tanto la parte relazionale quanto un Document Store. Permettendo quindi di usare una sola piattaforma per gestire strutture dati concettualmente diverse.

Altro sviluppo essenziale è il supporto al mondo cloud. Sia come piattaforma che può essere usata nello sviluppo di applicazioni basate su microservizi, sia per quanto riguarda l'utilizzo di MySQL in sé in modalità as-a-Service. Per quanto riguarda il primo aspetto, MySQL gioca ancora una volta la carta della trasversalità. Può essere usato come piattaforma infrastrutturale a cui microservizi fanno riferimento. Ma anche essere "containerizzato" a livello applicativo, facendo qui valere di nuovo la possibilità di gestire strutture dati relazionali e non.
database graficoMySQL può anche essere un DBaaS, un Database-as-a-Service. Non è affatto difficile trovare un provider che offra MySQL in cloud. Ma anche in questo caso il ruolo di Oracle, che di database in cloud ovviamente se ne intende eccome, ha dato a questa possibilità una marcia in più. Gli altri cloud provider offrono servizi DBaaS basati sulla versione Community di MySQL (o fork di essa), mentre la casa madre offre un servizio specifico - Oracle MySQL Database Service - che è l'unico basato sulla versione Enterprise. Ed è gestito direttamente da Oracle. Una differenza non da poco, che rimanda a una constatazione più generale sulla crescita di MySQL nelle imprese e di come questa sia stata legata proprio ad Oracle.

La nuova sicurezza di MySQL

È davvero utile sottolineare come la combinazione tra le potenzialità di MySQL e l'approccio di Oracle abbia ufficialmente "sdoganato" l'utilizzo della piattaforma database da parte delle grandi imprese e per le loro applicazioni mission critical. Non perché MySQL non ci avesse già messo piede, e ampiamente, nelle grandi aziende. Ma perché ha messo al sicuro il database - e, per estensione, anche chi sostiene e spinge il suo utilizzo in azienda - da ogni possibile critica. Infatti, passata una certa soglia di importanza dei processi e delle applicazioni, qualsiasi CIO o decisore aziendale vuole avere la certezza che la piattaforma che li sostiene è veramente di classe enterprise.

Si arriva cioè a un punto in cui le funzionalità proprie ed intrinseche di una piattaforma non sono più l'unico fattore determinante. Contano anche le funzioni che garantiscono la piena operatività dei processi coinvolti e la loro compliance. Insieme alla possibilità di accedere rapidamente a servizi collaterali che non facciano dipendere questa operatività ottimale sempre e solo dalle risorse interne e dalle competenze che queste hanno sviluppato.
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Tradotto nel caso di MySQL, questo è il salto che si concretizza con il passaggio dalla Community Edition alla Enterprise Edition. Un salto che può anche sembrare inutile a chi considera solo le funzioni di gestione dei dati. Ma che appare logico quando MySQL "cresce" in azienda e diventa importante affiancare la semplice gestione con funzioni ad esempio di alta disponibilità, sicurezza, privacy compliance. Ma anche con strumenti accessori per il monitoraggio, il backup e in generale la gestione evoluta dei database. E, infine, con servizi di supporto tecnico, certificazioni, consulenza. Che in parte viene da Oracle stessa e soprattutto arriva dai suoi partner competenti su MySQL.

La forza dell'ecosistema MySQL

Come per molte altre piattaforme open source, anche per MySQL la capacità di stare sul mercato e "dentro" le evoluzioni tecnologiche del suo campo - i database - non sta solo nel prodotto in sé ma anche nella forza dell'ecosistema che vi ruota attorno. MySQL è una piattaforma estremamente potente, per esprimere tutte le sue potenzialità deve però essere ottimizzato per le esigenze di chi lo usa. Che, a sua volta, deve essere preparato sulle capacità di MySQL per poter favorire la (quasi certa) crescita del suo uso in azienda.
digitization 4667376 960 720Mettere a terra la potenza delle soluzioni open source è il compito rappresentativo delle realtà locali, in questo caso i partner Oracle. “La piena compatibilità tra la versione Community e quella commerciale preserva i clienti dalla trappola del 'vendor lock-in' e gli permette di decidere liberamente quale usare. Ciò significa - sintetizza Andra Cazacu, MySQL Key Account Director di Oracle - che dobbiamo 'farci scegliere' anno dopo anno, puntando sul valore aggiunto che la versione Enterprise è in grado di generare e che i nostri clienti riconoscono ed apprezzano. Clienti che difficilmente tornano sui loro passi, e che col tempo tendono a fidelizzarsi e ad intensificare l’uso del prodotto”.

La business unit MySQL di Oracle fa il suo per mostrare questo valore, ma qui il ruolo principale spetta ai partner, costantemente supportati dalle strutture che si occupano del canale. “Abbiamo una struttura particolarmente snella - commenta Marco Aiello, MySQL Regional Alliances & Channel Sales Manager Southern Europe di Oracle - quindi il ruolo del partner system integrator è fondamentale: conosce i clienti in profondità e può guidarli in maniera mirata nella loro adozione di MySQL, svolgendo una vera e propria opera di evangelizzazione. Per questo vogliamo lavorare con realtà che non facciano solo rivendita ma sappiano fidelizzare i clienti. Con questa logica, peraltro, chi estende l’utilizzo di MySQL molto difficilmente torna sui suoi passi”.

"Il system integrator - spiega Michelangelo Uberti, Marketing Manager di Par-Tec, che da molti anni insieme ad Oracle organizza l’edizione italiana del MySQL Day - è l'anello di congiunzione tra le potenzialità di un prodotto, che è per forza di cose standardizzato, e le specifiche necessità di un cliente". Se questo è vero per l'open source in generale, lo è a maggior ragione per MySQL. Il system integrator aiuta il cliente nelle prime fasi legate all'introduzione della tecnologia in azienda, dalla progettazione alle implementazioni. Lo assiste e lo forma nella successiva parte di gestione e ottimizzazione.
digital worldAl crescere delle sue esigenze lo guida eventualmente nel passaggio dalla versione Community, con la quale ha quasi certamente conosciuto MySQL, a quella Enterprise. Che per certi versi rischia di essere il "best kept secret" del mondo MySQL: una opzione estremamente versatile, che non tutti conoscono davvero. E magari reinventano metaforicamente la ruota per sviluppare faticosamente in proprio cose che la versione Enterprise fa già.

"C'è fame di conoscenza sul mercato MySQL - spiega Salvatore Oranges, responsabile del Competence Center DBA di Par-Tec - il che è quasi un paradosso per un prodotto così diffuso e apprezzato. Una fame di conoscenza che non si soddisfa solo con l’erogazione di servizi professionali altamente qualificati e la indispensabile formazione ai clienti, in aula e on the job. Ma anche con una costante attività di comunicazione ed evangelizzazione che coinvolge attivamente la vasta comunità di appassionati ed utilizzatori di MySQL”. La quale tra l'altro in Italia è particolarmente ricettiva, come dimostra il successo delle varie attività organizzate da Oracle e Par-Tec. Il miglior segnale possibile, se ce ne fosse ancora bisogno, per la crescita di MySQL anche in futuro.
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