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Youbiquo: AR strategica per la manutenzione

La scale-up Youbiquo ha trasformato i visori per la realtà aumentata in dispositivi strategici per la manutenzione nelle infrastrutture critiche.

Industria 4.0
Quando i visori per la realtà aumentata diventano assistenti virtuali per la manutenzione nelle infrastrutture critiche, entra in gioco Youbiquo. È una scale-up italiana che nasce dall'esperienza e dall'intraprendenza di Pietro Carratù, ingegnere elettronico che all'inizio della carriera si è occupato proprio di manutenzione, toccando con mano esigenze e problematiche. La successiva esperienza lavorativa nella Silicon Valley gli ha permesso di apprendere le logiche delle startup.

A far nascere l'idea poi concretizzata con Youbiquo è stato l'esordio dei Google Glass: un'idea dal grande potenziale, che non ebbe successo per la declinazione consumer. A quel punto è stato naturale per Carratù unire competenze ed esperienza, per realizzare un progetto ben definito e strutturalmente solido che combinasse una tecnologia come quella dei Google Glass, e le esigenze concrete dell'industria manutentiva.

L'idea piacque a tal punto che Invitalia erogò i primi finanziamenti. Sebbene in Italia non sia facile fare cassa per una startup, i progetti messi a punto da Carratù sia in ambito italiano che europeo sono stati approvati, e quindi hanno beneficiato dei finanziamenti che hanno permesso a Youbiquo di diventare una scale-up e di farsi notare da aziende di grande rilevanza internazionale, come per esempio Qualcomm, Thales, Airbus e il Fraunhofer Institute di Francoforte.
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Primo focus: la sicurezza

Il primo aspetto su cui l'azienda ha focalizzato l'attenzione è stato la sicurezza. L'accesso sicuro ai dati è una priorità nel momento in cui sul visore transitano i manuali di manutenzione di un aereo o di una piattaforma petrolifera.

Carratù sottolinea con orgoglio che il visore di Youbiquo è attualmente l'unico sulla piazza che dispone di un lettore di impronte digitali, per sincerarsi che in caso di furto o smarrimento nessuno metta mano alle informazioni.

I lavori fervono anche sul fronte della sicurezza fisica, dato che alcuni clienti hanno chiesto le certificazioni che permettono ai visori di lavorare in modo sicuro in ambienti pericolosi, come quelli in cui sono presenti materiali esplosivi.

È poi in lavorazione l'implementazione del 5G, che si rivela necessario nel momento in cui il visore viene usato in siti remoti, come per esempio le piattaforme petrolifere. Lo sviluppo è iniziato in ottica futura, ovviamente l'effettivo funzionamento dipenderà dalla copertura del segnale.  

Quattro casi d'uso

y7a1893Youbiquo sta lavorando su quattro casi d'uso. Il primo è ovviamente quello della manutenzione. Nella prima fase i clienti hanno chiesto semplicemente una telecamera frontale che permettesse agli esperti di vedere che cosa stava maneggiando l'addetto, così da poterlo assistere. Sembrava banale, ma era qualcosa che permetteva di risparmiare molto tempo e denaro.  

Nel corso degli anni l'esigenza è diventata via via più sofisticata e articolata. Per esempio, Leonardo ha richiesto l'assistenza nelle procedure di assemblaggio delle apparecchiature, che sottintendeva la capacità del visore di "riconoscere" oggetti e attrezzi per poter seguire la procedura prevista dai manuali.Di recente un altro reparto di Leonardo ha chiesto una procedura analoga, ma per l'assemblaggio molto più critico delle fusoliere degli aerei. Qui un errore millimetrico comporta buttare una parte di fusoliera, con danni ingenti e costi evitabili.

L'azienda sta inoltre lavorando a tre progetti, di cui uno riguarda la Public Safety. Consiste nel far indossare i visori ai corpi di polizia speciale per il controllo dell'ordine pubblico nell'ambito delle manifestazioni o di attacchi terroristici. Il visore in queste circostanze raccoglie una parte delle informazioni che il poliziotto non può vedere, come ad esempio chi si trova al di là di un muro, sfruttando le immagini raccolte dalle telecamere di sicurezza posizionate nei dintorni. E’ prevista una sperimentazione all'aeroporto di Cipro in cui sono coinvolti cinque corpi di polizia di tutta Europa.

Al momento non è stata richiesta l'integrazione di tecnologie di riconoscimento facciale. Tuttavia è in roadmap un'applicazione per il riconoscimento di persone armate, di atteggiamenti minacciosi o di oggetti pericolosi, per esempio a rischio di esplosione.

Un altro fronte attivo è quello delle catene di produzione. Si tratta di un progetto europeo sviluppato con vari partner, tra cui il produttore mondiale di chip Microsemi, che prevede l'individuazione dei difetti nelle catene di produzione con importanti ricadute sulla qualità.

Infine, insieme al Fraunhofer Institute di Francoforte è in corso un progetto per lo sviluppo di un visore compatibile con la rete 5G da dare in uso al personale delle ambulanze per gli interventi nelle aree interessate da disastri ambientali.

A tutte queste iniziative si occupano 15 persone: un numero che per stessa ammissione di Carratu è sottostimato: "il problema vero è che dovremmo aumentare il personale almeno di cinque unità. Abbiamo assoldato una società di ricerca del personale, ma è veramente complicato trovare persone competenti, anche da formare ".

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